Il cuore della Brescia medievale ospita un locale originale per concezione e per stile, l’Osteria Torre d’Ercole,
Nato nel 2010, il locale si affaccia sulla torre di via Cattaneo e si distingue per gli ambienti informali, con sedie in paglia, tavolini dai colori chiari, mensole stipate di scatole vintage e lavagne appese a pareti dalle pietre a vista.
A rendere ancora più particolare l’atmosfera, un pianoforte a muro e qualche chitarrina. Il locale si divide in piccole salette, con una cantina e uno spazio a sé dedicato alla ristorazione.
Chi ama la musica può assistere a concertini dal vivo, e d’estate c’è spazio anche per quattro chiacchiere all’aperto.
In cucina vengono impiegate soprattutto eccellenze locali. I formaggi e i salumi provengono da piccoli e medi produttori del territorio, e il latte usato a colazione è consegnato ogni mattina da un allevatore di pezzate rosse della Valsabbia.
Anche per gli hamburger, preparati con pane artigianale, si usa carne locale di prima scelta: Fassona femmina di 18-24 mesi, allevata da una piccola azienda della zona e macinata sul momento. La specialità è un hamburger alla bresciana, con carne di maiale, gorgonzola e salsa fatta in casa.
L’incontro con due chef siciliani ha allargato la proposta del locale, che ora abbina classici da osteria e cucina siciliana rivisitata. Il menù, che tiene conto della stagionalità dei prodotti, ha così tra i suoi piatti forti tortini di melanzane, caponata, pasta alla trapanese, pesce spada e granite con brioche di produzione propria.
Ben fornita la cantina. In mescita dieci vini rossi, dieci bianchi fermi e sei-sette bolle, con una buona rappresentanza di tutte le zone produttive della Franciacorta (Montorfano, Erbusco, Monticelli). La selezione delle etichette è attenta e dà spazio ad aziende locali emergenti o affermate (Corte Fulvia, Faccoli, Cavalleri, Bonomi), ma non perde d’occhio le eccellenze italiane e straniere (Monsupello Nature, Riesling della Mosella, Champagne). Buona l’offerta di vini liquorosi e distillati, con venti gin di diversa provenienza.
Tra i punti di forza le birre alla spina, conservate in celle refrigerate sollevate: una soluzione che riduce al minimo l’uso di gas per la spillatura (con il carboazoto preferito all’anidride carbonica). Tra le birre in bottiglia c’è sempre spazio per le produzioni artigianali: tra le novità recenti la collaborazione con il Birrificio Felice, start-up di San Felice del Benaco.
