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    2016: anno internazionale dei Legumi

    Legumi

     

    L’Onu ha stabilito che il 2016 è l‘anno internazionale dei legumi; ma sarà la Fao, agenzia delle Nazioni Unite per l’agroalimentare, ad avviare una serie di iniziative per far conoscere il valore di questi alimenti.

    “Il loro valore nutrizionale non viene generalmente riconosciuto ed è spesso sottovalutato”, ha dichiarato il Direttore Generale della Fao, José Graziano da Silva. I legumi infatti, alimento che compare sulle tavole degli uomini da almeno 10.000 anni, sono una valida alternativa alla carne, tengono in equilibrio il colesterolo e sono salutari non solo per gli esseri umani. Costituiscono infatti un’importante fonte di proteine anche per gli animali e arricchiscono il suolo di sostanze nutrienti per le piante.

    Con la parola legume si intendono i semi secchi nei baccelli, usati come cibo o mangime: fagioli, piselli, lenticchie, ceci e affini. I legumi sono ricchi di proteine: dal 20 al 25% del loro peso. Risultano fondamentali in una dieta sana per combattere obesità, diabete, disturbi coronarici e tumori.

    I legumi contengono pochi grassi, niente colesterolo e niente glutine (quindi sono adatti anche per i celiaci); sono ricchi di fibre e aminoacidi. Portatori di sostanze indispensabili per l’organismo come calcio, magnesio, potassio e zinco, possono essere conservati a lungo con pochissima spesa. Costano poco e la percentuale di prodotto che si deteriora e va sprecato è molto scarsa.

    Insomma, i legumi sono un vero e proprio tesoro per l’uomo e per l’ambiente. Eppure, secondo i dati Fao, il loro consumo va diminuendo. Negli ultimi dieci anni, la produzione mondiale è salita del 20%, ma il consumo complessivo di legumi è andato lentamente e costantemente calando.

    I maggiori produttori? L’India, principale al mondo, è seguita da Canada, Myanmar, Cina e Nigeria. Nei Paesi in via di sviluppo i legumi rappresentano il 75% della dieta; in quelli industrializzati invece, solo il 25%.

    Importante obiettivo del 2016 è quello di rendere più efficiente tutta la filiera, al fine di poter realizzare una distribuzione capillare dei legumi, anche e soprattutto nei luoghi dove questi prodotti potrebbero fare davvero la differenza nel combattere la malnutrizione o al contrario, il sovrappeso.

    Che ne dite allora di un buona zuppa di lenticchie e patate? Eccovi la mia ricetta.

    Zuppa di lenticchie e patate

    Ingredienti:
    500 gr. di lenticchie lessate in precedenza
    oppure 2 barattoli di lenticchie già pronte
    3 patate di media grandezza
    mezza cipolla
    1 rametto di rosmarino
    1 foglia di salvia
    olio evo
    sale qb

    Procedimento:
    Tritate finemente la cipolla e fatela imbiondire con un filo di olio evo nella pentola in cui cuocerete la zuppa. Nel frattempo frullate con il minipimer poco meno di 1/4 delle lenticchie fino ad ottenere una crema densa. Quando la cipolla è rosolata versatevi le lenticchie, 3/4 di litro di acqua circa, aggiungete le lenticchie frullate, le patate tagliare a dadini, il rametto di rosmarino, la foglia di alloro e un cucchiaio di olio evo. Aggiustate il sale e il pepe a piacere e, se avete utilizzato le lenticchie lessate da voi, aggiungete 3 cucchiai di salsa di pomodoro. Cuocete a fuoco moderato e quando le patate saranno lessate la zuppa e pronta!


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