L’ingresso avviene dal bar, come nelle vere osterie di una volta; infatti è gestita a livello familiare da ben 4 generazioni. Al nostro arrivo ci accoglie la cameriera, la quale ci accompagna alla saletta riservata per la cena. Il luogo è rustico e ristrutturato di recente con la realizzazione di pareti con pietra a vista
Il proprietario Cristian (per gli amici Ciccio) ci racconta il suo volersi mettere in gioco, la storia del locale, la sua passione per la cucina, tramandata dalla nonna e dalla mamma (quest’ultima ancora presente in cucina) la cucina km. 0 grazie alla selezione delle materie prime da aziende del territorio.
Ci propone da subito un tagliere di prelibatezze: salame e pancetta di un contadino locale ed il prosciutto crudo della cascina Antica Ardenga (zona Zibello). Nel menù sono presenti piatti della tradizione bresciana, con una particolare attenzione alla stagionalità.
Come primo piatto abbiamo fatto due assaggi: casoncelli fatti con pasta fresca, ripieni di carne di maiale, di manzo e grana con brasatura rapida e un risotto mantecato al Grana con scorzetta di limone, liquirizia e zenzero.
Come secondo è arrivato il piatto forte: la carne cotta alla griglia con legna e carbone .. che mi ricorda profumi e sapori della grigliata della domenica:
Entrambe gli animali vengono allevate al pascolo per l’intero ciclo di vita e vengono nutrite esclusivamente ad erba.
I dessert vengono proposti al momenti, in base all’estro dello chef; le proposte del venerdì erano il tiramisù e la cheesecake. Come vino abbiamo bevuto un rosso Valtenesi dell’azienda agricola “Le Gaine” famosa azienda di Bedizzole.
Usciamo dal locale pienamente soddisfatte per il cibo e la cordialità. Grazie “Ciccio”
Sara Trainini e Rita Previcini