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In passato, in modo invero piuttosto semplicistico, ad osservatori poco attenti veniva spesso raccontata la storiella secondo cui vino e birra fossero due prodotti in contrasto e quindi la forza di uno dei due avesse un peso necessariamente inversamente proporzionale alla debolezza del “rivale”.
Sdoganato questo falso mito, l’Italia ha visto proliferare significativamente la nascita di birrifici raggiungendo una qualità non seconda a Paesi storicamente maggiormente legati al prodotto.
Il bresciano, zona che da sempre coniuga per vocazione orientamento al nuovo ed attenzione al business, ha visto fiorire il territorio che si presenta ora, come un cielo agostano lo è di stelle, puntinato di microbirrifici.
Oggi vogliamo portarvi al Birrificio Artigianale Riversa di Capriano del Colle.
Nato nel 2021 e situato al centro del Parco del Montenetto, in una zona naturalisticamente incantevole a meno di dieci minuti da Brescia, ma, allo stesso tempo, completamente immerso nel silenzio, Riversa fa della qualità del prodotto la propria bandiera.
Ci accompagna la titolare Claudia Ambrosioni che, coadiuvata da un piccolo, ma coeso team di collaboratori e dal Mastro Birraio Francesco Chiappi, laureato in Scienze e Tecnologie brassicole alla tedesca Weihenstephan Brauschule di Freising e con alle spalle un solido background professionale acquisito presso importanti birrifici italiani ed esteri, non solo ha dato il la a questa splendida realtà, ma sta lavorando alacremente in vista di nuovi, importanti progetti di cui vi parleremo.
Riversa, con una capacità produttiva di circa 300.000 litri e cinque diversi tipi di birre, si rivolge principalmente al mercato dei pub, quindi ad un consumatore attento e consapevole, ma ha anche un attivo shop online e lo spaccio aziendale aperto dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30 e il sabato dalle 09.00 alle 12.30.
La produzione, al 100% naturale, utilizza un’acqua purissima prelevata da un pozzo in loco profondo oltre centotrenta metri e materie prime di altissima qualità, selezionate sia in Italia che all’estero.
La ricerca sulla materia prima, l’uso di un metodo tradizionale con una certosina attenzione ai tempi e l’impegno alla salvaguardia dell’ambiente sono gli aspetti più significativi della produzione di Riversa, in un’ottica di soddisfazione del consumatore nel rispetto degli standard di produzione e pulizia più elevati: tutte le birre sono prive di qualsivoglia coadiuvante, colorante, conservante e non sono rifermentate in bottiglia.
I serbatoi sono a tenuta isobarica e consentono di preservare totalmente le qualità del prodotto.
La produzione, come anticipato, consta di cinque diverse tipologie di birre (Blonde Ale, Pils, Blanche, Pale Ale, Doppelbock) a cui si aggiungono, a cadenza più o meno trimestrale, le birre speciali, come la Pacific Ipa con luppoli australiani e neozalendaesi ed in futuro anche il distillato e l’amaro di birra, per un produzione sempre più a 360°.
La degustazione inizia con una Blanche, birra di orzo e frumento ad alta fermentazione in stile belga, con gradazione alcoolica bassa (4,5%), una schiuma orgogliosamente persistente ed una gustosa bevibilità. La sensazione che lascia al palato è di freschezza, adattissima con carni bianche e pesce è la birra perfetta per una rinfrescante pausa.
Passiamo poi ad una Blonde Ale, birra in stile anglosassone con note floreali adatta ad un aperitivo: ha una gradazione alcoolica di 4,8%, una bella schiuma, un leggero gusto amarognolo che non guasta per nulla e non stanca mai lasciando il palato soddisfatto.
La Pils, con 4,9% di gradazione alcoolica, è una solida birra di ispirazione tedesca a bassa fermentazione. Limpida, mediamente persistente, leggera è perfetta per la convivialità: accompagna grigliate di carne, pizza, aperitivi.
La Doppelbock, doppio malto di ispirazione tedesca con uno splendido colore ambrato, ha 7% di gradazione alcoolica, accompagna alla perfezione la carne rossa, la selvaggina, i formaggi stagionati ed ha una schiuma molto persistente ed un sapore intenso, con sentore di caramello.
Volutamente varia, la produzione di Riversa è in grado di soddisfare i gusti di tutti, con birre che coniugano qualità nella produzione e risultati eccellenti al palato.
Il birrificio però non resterà da solo.
La proprietà sta infatti lavorando con impegno alla realizzazione di numerosi altri progetti, che faranno di Riversa un polo attrattivo, non solo per gli amanti della birra, ma anche per turisti e food lovers.
Dalla ristrutturazione di una cascina di inizio ‘900, sita di fronte al Birrificio ed attorniata da un parco di oltre tremila metri quadri, che diventerà sala per eventi ed ospiterà quattro camere da letto, di cui una dotata di Spa, alla piantumazione della passeggiata che, in pochi minuti, conduce ai deliziosi laghetti del Lamot de la Tor fino alla creazione di un luppoleto ed al posizionamento di arnie nei pressi del campo di tre ettari e mezzo già coltivato ad orzo: tanti sono i bei sogni che Claudia ed il suo team stanno realizzando.
Nonostante sia in attività solamente da un paio di anni, Riversa ha già ottenuto ottimi risultati, vincendo il premio come birra più apprezzata dal pubblico al recente Lombardia Beer Festival di Milano e creando un brand riconoscibilissimo, forte di un’etichetta anch’essa premiata allo stesso tempo elegante e facilmente identificabile.
Per chi volesse restare aggiornato, il Birrificio Artigianale Riversa non ha solo il sito internet “istituzionale” www.riversa.it ma è anche attivo sui social con una pagina Facebook (Birra Riversa) e su Instagram (birrariversa).
Quando a parlare è la Qualità, ascoltare è solo un piacere.
Stefano Aperti
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