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    Bistrot Fifty a Brescia, un’offerta ricercata dal brunch all’after dinner

    Bistrot Fifty - Brescia - Interno

     

    Bistrot Fifty, al numero 28 di via XXV aprile, si trova in prossimità del centro storico di Brescia a due passi dalla Pinacoteca Tosio Martinengo.
    Di recente apertura, è già diventato un locale particolarmente apprezzato dai Clienti che lo hanno scelto per l’offerta di qualità, l’attenzione al cliente e, soprattutto, la simpatia e le capacità professionali del giovane bartender bresciano doc Manuel Barducchi. Tornato in città dopo diverse esperienze di alto livello all’estero, ha deciso di aprire un locale innovativo, nel quale fondere le notevoli competenze apprese con un’accoglienza familiare ed amichevole.

    Da Bistrot Fifty, la cura del dettaglio è di casa, come pure la professionalità e l’accoglienza. Location ideale per ogni momento della giornata: dalla colazione ai pasti principali, passando dall’aperitivo, per arrivare ad un drink di fine serata.
    Abbiamo incontrato Manuel per farci raccontare di persona da com’è nata l’idea di tornare alla città d’origine e quali sono le esperienze a cui si è ispirato per fondare il suo locale.

     

    Bistrot Fifty - Brescia - Manuel Barducchi con Dirego Serino

     

    Ciao Manuel, la prima domanda sorge spontanea: come mai hai deciso di fare ritorno a Brescia dopo tanti anni vissuti all’estero con esperienze lavorative particolarmente interessanti e ricche di soddisfazione?
    La risposta è semplice. Probabilmente dopo molti anni fuori dai confini nazionali avevo bisogno di tornare a casa. L’Italia, Brescia in particolare, mi mancavano, ed avevo voglia di mettere a frutto qui quanto appreso nelle mie esperienze in giro per il mondo.
    Ho pensato che a Brescia mancasse un bistrot di qualità, in grado di offrire prodotti di un livello superiore alla media: un luogo, che non fosse prettamente un ristorante ma che permettesse di soddisfare qualsiasi esigenza del cliente dal punto di vista culinario e del beverage.
    Durante gli svariati anni trascorsi a Londra ho avuto la fortuna di lavorare al Rules, il più antico cocktail bar della capitale d’Inghilterra. In seguito sono stato bartender al ristorante di Gordon Ramsay, senza dimenticare le esperienze al Festival di Venezia, sulle navi da crociera e, infine, ad Ibiza. Situazioni che mi hanno permesso di conoscere e lavorare con prodotti di qualità e con un certo tipo di clientela, e di raffinare le mie conoscenze anche dal punto di vista del servizio e del rapporto con il cliente.

    Con le diverse esperienze maturate, come mai hai deciso di aprire proprio un locale di questo genere?
    La scelta di aprire un bistrot è nata dal desiderio di proporre un’offerta ampia e diversificata per accompagnare il cliente dall’inizio della giornata fino alla sua conclusione.
    Siamo aperti tutti i giorni dalle 7 :30 sino alle 22:00, escluso la domenica, giorno di chiusura
    La mattina proponiamo una colazione importante e ricca di soluzioni stuzzicanti: oltre al classico caffè e cornetto, siamo noti per il nostro brunch personalizzato – dolce o salato – costruito ad hoc in base ai gusti del cliente. Particolarmente apprezzati sono il pane tostato e i pancakes.
    Non è da meno la nostra proposta per i pasti principali: siamo famosi per in nostri club sandwich, hamburger e fish burger, ma in menù proponiamo anche piatti classici come la pappa al pomodoro o il filetto di maiale, tanto per citarne alcuni.
    Ci tengo a sottolineare in modo particolare che tutte le pietanze servite a tavola sono preparate con materie prime di alta qualità.
    Ovviamente, come bartender, ho un occhio di riguardo per l’aperitivo – sempre servito con stuzzichini vari – ed in generale per tutta l’offerta del beverage.

     

     

    Proprio da quest’ultimo punto di vista siete famosi per la ricercatezza nella scelta dei vini, gli Champagne in particolare, come del resto per i vostri cocktail.
    Amo i vini, in particolare bollicine e Champagne, su quest’ultimo ho avuto modo di specializzarmi durante il mio percorso professionale. Non a caso le bollicine francesi costituiscono la parte preponderante della nostra carta dei vini: proponiamo circa 35 etichette frutto di una selezione accurata e studiata con attenzione. La lista include comunque vini locali e nazionali, sia bianchi che rossi.
    In qualità di bartender, infine, i cocktail mi stanno particolarmente a cuore. La nostra offerta include soprattutto quelli classici, ma il mio cavallo di battaglia è il French75: gin, succo lime, zucchero liquido ed ovviamente Champagne.

     

     

    Bistrot Fifty, nonostante l’offerta ricercata, è un locale alla mano nel quale si instaurano rapporti familiari e di amicizia. Come hai saputo coniugare i due aspetti?
    Credo che un bar, come un bistrot, debbano essere innanzitutto un luogo d’incontro all’interno del quale l’ospite possa sentirsi a casa e coccolato, non solo dal punto di vista del prodotto offerto, ma soprattutto per la relazione che si riesce ad instaurare. Amo chiacchierare con i miei clienti, il mio desiderio è creare un legame che vada oltre il semplice rapporto di lavoro e possa sfociare nell’amicizia e nella crescita personale. È per questo che il mio locale è apprezzato da una clientela over 30 che ama i piaceri della vita come i rapporti umani. In quest’ottica mi piace organizzare eventi ed appuntamenti musicali all’insegna del divertimento e del relax.

     

    Diego Serino


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