Pesce in Quaresima. In un passato non troppo lontano la Quaresima era un periodo in cui si facevamo i “fioretti”, astenendosi dal consumo di determinati cibi fino alla Pasqua. Si privilegiavano alimenti poveri e c’era anche chi praticava il digiuno.
La cosiddetta dieta di magro della Quaresima prevedeva, per i credenti praticanti, niente carne, salumi e condimenti ricchi, ma solo alimenti leggeri a base di pesce e verdure: uno di questi era il pesce di lago.
Oggi i tempi sono cambiati come pure le abitudini alimentari. Il significato liturgico di questo periodo è finito nel dimenticatoio e i piatti “poveri” di una volta si sono trasformati in pietanze che non hanno nulla da invidiare ai manicaretti che portiamo a tavola negli altri periodi dell’anno.
Ed ecco qui un piatto classico della cucina di Lago: il Luccio in concia con polenta, un secondo piatto appetitoso e facile da preparare in ricordo… della Quaresima.
1 luccio di 2 kg.
Per la salamoia:
1 bicchiere di olio extravergine di oliva
3 limoni
3 spicchi di aglio
qualche fogliolina di basilico
1 pizzico di origano
sale
Preparate per prima cosa la salamoia con abbondante olio extravergine di oliva, il succo dei limoni, sale, il prezzemolo tritato, gli spicchi di aglio tagliati a fettine sottili, le foglie di basilico tagliuzzate grossolanamente e l’origano.
Procedete poi pulendo e lavando con cura il luccio ricordando di eliminare accuratamente durante la pulizia le eventuali. Quindi fatelo scolare e asciugatelo per bene.
Nel frattempo preparate le braci ardenti e mettete a cuocere il luccio sulla graticola ben infuocata e unta ricordandovi di girarlo di frequente e di ungerlo con la salamoia preparata in precedenza servendovi di una penna di pollo perché riesca ben cotto e profumato.
A cottura ultimata mettetelo a macerare per un paio di ore nella stessa salamoia con la quale l’avete unto durante la cottura.
Così preparato il luccio risulterà molto appetitoso da servire con la polenta morbida oppure abbrustolita.