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La crescia sfogliata è una ricetta tradizionale marchigiana ma diffusa anche in Umbria. Caratterizzata dal suo profumo e dalla sua consistenza, la crescia sfogliata ricorda quasi una piadina integrale, grazie alla sua forma rotonda e alla presenza del pepe che scurisce un po’ l’impasto.
Le sue origini risalgono addirittura al Medioevo e sicuramente erano già presenti sulle tavole dei Duchi di Urbino e, secondo la leggenda, fu una donna ad inventare questo piatto tradizionale quando, vedendo il sole brillare calandosi, attratta dalla bellezza della città di Urbino, volle riprodurre un pane che fosse altrettanto forte, brillante e giallo!
La caratteristica distintiva della crescia è la presenza del pepe che le da un gusto più particolare e, soprattutto, quella delle uova e del formaggio che donano alla crescia sfogliata un colore più tendente al giallo e che sicuramente la differenzia dalla classica piadina romagnola.
600 g. di farina tipo 00 + q.b. per la spianatoia
295 g. di uova (circa 5)
150 g. di strutto
80 g. di latte intero
12 g. di sale fino
6 g. di pepe nero
Per preparare la crescia sfogliata marchigiana iniziate versando la farina in una terrina, aggiungete il pepe nero (ancora meglio se macinato al momento) e mischiate con le mani.
Aggiungete alla farina 100 g. di strutto, i restanti 50 g. serviranno in seguito. Ora lavorate il composto cercando di sbriciolare lo strutto con le dita e, quando sarà quasi pronto, aggiungete le uova e continuate ad impastare.
Ora aggiungete anche il sale e il latte e continuate ad impastare il tutto fino a che non avrete ottenuto una consistenza omogenea.
Quando la consistenza sarà giusta, trasferite il composto su un piano da lavoro precedentemente spolverizzato con della farina per evitare che si attacchi e continuate a lavorare l’impasto fino ad ottenere una forma sferica.
Mettete l’impasto in una ciotola, copritelo con la pellicola e lasciatelo riposare per circa mezz’ora.
Una volta trascorsi i 30 minuti, trasferite l’impasto su una spianatoia e con le mani ricavate 8 porzioni di circa 140 g. l’una e lavoratele fino ad ottenere delle palline.
Con l’aiuto di un matterello stendete le palline una ad una fino ad ottenere un rettangolo dello spessore di circa 1 mm. Ora cospargete il rettangolo con un po’ dello strutto avanzato in precedenza facendo attenzione a spalmarlo su tutta la forma.
Arrotolate il rettangolo su sé stesso partendo dal lato più corto e poi arrotolatelo ancora su sé stesso così da creare una chiocciola e fate lo stesso per tutte le altre palline di impasto.
Disponete le chiocciole su un vassoio e lasciatele riposare per circa 1 ora coperte da un canovaccio.
Trascorso il tempo necessario lavorate ad una ad una le chiocciole con il matterello cercando di dare una forma rotonda all’impasto dello spessore di 1 mm e mezzo.
Ora scaldate una padella antiaderente sul fuoco e cuocete una crescia alla volta per circa 3 minuti per lato fino a quando non risulteranno ben dorate.
La crescia sfogliata marchigiana può essere usata sia al posto del pane, come accompagnamento di altre pietanze, sia farcita come se fosse una classica piadina romagnola.
Proprio come la piadina, infatti, può essere farcita, piegata o arrotolata su sé stessa ma più comunemente viene servita tagliata a spicchi. Per il ripieno normalmente vengono utilizzati affettati, come il prosciutto crudo o cotto, ma anche speck e salame, che vengono abbinati poi anche a formaggi morbidi come lo stracchino, lo squacquerone, il gorgonzola, la fontina, ecc. La crescia sfogliata si presta bene anche alla versione vegetariana, basta infatti sostituire nell’impasto lo strutto con della margarina vegetale e farcirla con verdure a scelta.
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