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Il Ristorante “Al Tabià” è un locale dalla lunga storia. Aperto nel lontano 1967 come bar con annessa un’area dedicata al ballo, negli anni Ottanta è stato oggetto di una prima ristrutturazione, dopo la quale però gli arredi sono stati conservati inalterati e arrivano, come li vediamo, ai giorni nostri. Un raro esempio di continuità con il passato.
Da qualche anno è stata inaugurata una nuova saletta, nonostante questo, l’interno del locale è comunque fedele alle origini: stessi tavoli, arredi, tovagliato, piatti.
La gestione de “Al Tabià”, da quasi vent’anni, è nelle mani di Andrea e Agostino, che sono rimasti nel solco della tradizione anche nell’offerta gastronomica.
Un locale dai pochi cambiamenti. Solo quelli minimi, essenziali in modo che tutto possa continuare a richiamare la loro precisa identità: la tipicità dei piatti e dell’ambiente. “Al Tabià” può ospitare circa 70 persone e, con la bella stagione, mette a disposizione un’area esterna con circa 30 posti in un piacevole contesto abitativo.
Nel menù trovate, ovviamente, i piatti della tradizione, tra i quali da non perdere le mitiche Penne al Tabià – con pomodoro, tabasco, wodka e mozzarella – i Canederli al burro o in brodo, la Zuppa di cipolle, i Calsù alla dalignese e le carni alla brace. Valore aggiunto il forno a legna che caratterizza più dell’80% dei piatti preparati dalla cucina.
Il nostro percorso di degustazione inizia con gli affettati del territorio serviti su un tagliere di legno accompagnati a del pane di segale.
A seguire i primi. Naturalmente non potevamo rinunciare ad assaggiare le mitiche Penne al Tabià e la Zuppa di Cipolle, che finiscono la loro preparazione proprio nel forno a legna. Due piatti serviti in vecchie ciotole che i clienti storici conoscono alla perfezione e non potrebbero immaginare diverse.
Entrambi i primi piatti sono fumanti, caldi, e necessitano di qualche minuto prima di esser mangiati. Al palato le penne sono davvero buone, con un mix di croccantezza conferita dalla mozzarella gratinata e morbidezza della pasta e del pomodoro. Al palato rimane poi quella leggera nota piccante perfetta per gli amanti del genere.
La zuppa di cipolle, dall’altro lato, è in grado di scaldare anche nelle giornate invernali più rigide e arricchisce il palato con la sua armonica dolcezza ben bilanciata.
Da citare anche un altro primo piatto, che accontenta e stupisce anche i più piccoli, i Garganelli con crema di zafferano, speck e panna, impiattati in modo da farne risaltare anche la vivacità dei colori.
Tutti i piatti del menù ricalcano la cucina tipica di montagna, così tra i secondi, oltre al Formaggio fuso con funghi porcini e allo Strudel di zucchine, abbiamo optato per la Grigliata mista composta da salamella, filetto, costolette d’agnello, petto di pollo, wurstel e pancetta croccante accompagnati da patate al forno e i crauti.
La carne – servita su un piatto da portata – era davvero squisita, cotta al punto giusto e di ottima qualità. Che si trattasse di carne bianca o rossa, ne abbiamo apprezzato la tenerezza e il sapore, sinonimo della qualità della materia prima.
Arrivati ai dolci, non siamo riusciti a resistere dal fare poker… con il Tiramisù fresco, lo Strudel, la Crema al mascarpone e la Torta di pere con salsa ai lamponi.
Ogni dessert, servito in un piatto dedicato, ci ha deliziato con il proprio gusto particolare, il Tiramisù e la Crema erano davvero freschi e leggeri, lo Strudel ottimo come fine pasto tradizionale, arricchito dalla cannella e dal gusto pieno di ogni ingrediente, infine la Torta di pere e salsa ai lamponi, da sempre uno dei dolci simbolo al Ristorante “Al Tabià”, ha mantenuto fede alla sua fama.
Al Tabià il tempo sembra essersi fermato, senza però intaccare il gusto dei sapori tipici delle nostre montagne.
Elenia Stefani
Cronista del gusto
Ponte di Legno (BS)
Via S. Antonio, 3
0364.91406
