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Appunti di degustazione: Il Rituale Bistrò a Brescia

Il Rituale Bistò - Brescia

A Il Rituale Bistrò si va per una cosa in particolare: scoprire vini interessanti in un’atmosfera rilassata, senza fronzoli, ma curata. Niente tovaglie, proprio come nei bistrot parigini, ma calici eleganti e leggeri, perfetti per accompagnare la degustazione, mentre le vetrate si affacciano sui grattacieli di Brescia Due, aggiungendo un tocco di modernità metropolitana e luminosità all’ambiente. Da circa due anni, con i suoi 35 coperti, il locale accoglie clienti sia a pranzo che a cena, e per gli aperitivi, che si trasformano spesso in piacevoli serate senza fretta.

Per gli appassionati di vino, Il Rituale è una vera oasi. Daniele e Leonardo, i proprietari trentenni che curano anche il servizio, selezionano con attenzione etichette di piccoli produttori, spesso al di fuori delle appellazioni e dei circuiti più noti, valorizzando vini con personalità, freschi e dalla bevibilità straordinaria, il più delle volte prodotti con lieviti indigeni. Collaborano con una trentina di distributori per incuriosire i clienti proponendo un’offerta ampia e interessante. In poche parole, da Il Rituale Bistrò si beve bene, senza svenarsi, e ogni bottiglia invita a un bicchiere e un assaggio in più. Perché il vino, qui, non è mai solo: è accompagnato da piatti gustosi, ideali per la condivisione, preparati dal terzo neo trentenne del locale, lo chef Filippo.

Iniziamo il nostro viaggio con uno Champagne di Marie Capinet, un Blanc de Blancs (Chardonnay 100%) proveniente da suolo gessoso che, col suo perlage fine e freschissimo, è perfetto come aperitivo. Accompagna una selezione di salumi della Val Sabbia: speck dall’affumicatura delicata, bresaola e pancetta, oltre a un fragrante pane multicereali del forno Fogazzi al Villaggio Sereno e al burro di malga montato con fiocchi di sale Maldon.

Il Rituale Bistò - Brescia - Salumi

Insieme c’è la magnifica giardiniera dei Fratelli Pavesi, dalle valli piacentine: taglio rustico e grossolano, consistenza croccante e acidità molto leggera con un tocco di aceto di mele. Deliziosa anche la versione con aglio nero fermentato, per un twist più insolito.

Il Rituale Bistò - Brescia - Giardiniera

Proseguiamo con un Langhe Arneis di Borgogno Rivata, che, con il suo intenso giallo paglierino e un corpo pieno ma sapido, si abbina alla perfezione alla pappa al pomodoro, servita con un tocco di burrata e olio al basilico: un piatto equilibrato e ricco di sapore, per farci sognare ancora l’estate in una giornata di sole autunnale.

Il Rituale Bistò - Brescia - Pappa al pomodoro

Per restare in tema di viaggi enologici, chiediamo di tornare in Francia, nello Jura, ma non perché l’offerta italiana — dal Piemonte al Trentino, dal Friuli alla Toscana — non sia già ricchissima, andando ben oltre la già voluminosa carta dei vini. Veniamo accontentati con un Arbois-Pupillin, il Jurassique del Domaine de La Renardière: uno Chardonnay profondo, sapido e intrigante, proveniente da una piccola sotto-appellazione dell’Arbois, frutto di un’agricoltura sostenibile e delle mani sapienti di Jean Michel Petit.

Passiamo al risotto allo spiedo, mantecato con l’intingolo dello spiedo e decorato con crumble croccante, sempre di spiedo – un vero comfort food di classe, targato Brescia, a base di un Carnaroli riserva perfettamente cucinato.

Il Rituale Bistò - Brescia - Risotto allo spiedo

Il pranzo prosegue con una tagliatella fresca al ragù di capriolo, corposa e burrosa, abbinata ad un giovanissimo e morbido Pinot Noir, Le Pavillon Côtes de la Charité, del Domaine des Rabichattes nell’Alta Loira, non distante dalla Borgogna sia geograficamente che come influenza, ma dal prezzo contenuto.

Il Rituale Bistò - Brescia - Tagliatelle

Per il secondo, scegliamo un sontuoso brasato di cappello del prete cotto a lungo, con chips di polenta e poi un cosciotto d’agnello con crema di verdure brasate è invece. Entrambi sono perfetti con un Bourgogne Rouge 2021 prodotto da Sylvain Patalle, vino naturale senza solfiti dal gusto diretto, vivace ma anche raffinato, del quale non ci stancheremmo di assaporare qualche bicchiere in più.

 

 

Dai bravissimi fratelli Pavesi arriva anche la mostarda, decisamente senapata, che dà un tocco di personalità alla selezione di formaggi, sempre della Val Sabbia, che chiudono con decisione il nostro pranzo, accompagnati da un bianco quasi aranciato, macerato per 9 giorni, dell’azienda agricola familiare di Nadia Curto, situata nella terra dei grandi rossi di La Morra.

Il Rituale Bistò - Brescia - Formaggi

Se siete alla ricerca di una (o più) bottiglie fuori dall’ordinario da condividere con amici e da accompagnare a un buon piatto ricco, magari a base di carne – dalla selvaggina al cappone, all’agnello – Il Rituale Bistrò è senza dubbio il posto giusto.

Mariagiulia Mariani
Cronista del Gusto


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