I nostri “cronisti del gusto” Laura e il suo compagno Damiano lavorano a pieno ritmo. Oggi hanno fatto un giro a Brescia per assaggiare le specialità della Trattoria Mezzeria.
Ecco cosa ci hanno raccontato.
Oggi io e il mio compagno Damiano abbiamo avuto il piacere di pranzare alla Trattoria Mezzeria, locale storico di Brescia, a due passi da Piazzale Arnaldo.
Ad accoglierci un raggiante Federico Sai che, da diversi anni, gestisce sapientemente il ristorante, insieme allo zio Bruno, storico chef del locale di famiglia. E come di famiglia, sebbene non di sangue, sembra essere anche il resto dello staff, dal momento che tutti lavorano qui da svariati anni.
La sala da pranzo, calda e accogliente, è di stile rustico e anche i tavoli sono apparecchiati con le tipiche tovaglie a quadri bianchi e rossi delle trattorie di una volta. Del resto, lo stesso Federico ci ha raccontato che quando, nel lontano 1975, la sua famiglia ha iniziato a gestire il ristorante, non ne ha voluto cambiare il nome, preferendo lasciare quello originale.
Andando indietro nel tempo, ci sono addirittura delle testimonianze storiche che farebbero risalire già al ‘500, se non addirittura ad epoca precedente, l’esistenza di una sorta di locanda nello stesso luogo ove oggi è ubicata la Trattoria Mezzeria.
Alle pareti sono appese opere del pittore bresciano Giacomo Bergomi, a testimoniare l’amore per l’arte che la famiglia Sai nutre da sempre.
Dopo esserci lustrati gli occhi osservando i quadri, abbiamo deciso di rallegrare i nostri palati, assaggiando le specialità del locale.
Nel mio caso la scelta è caduta sui Malfatti di zucca al burro versato, uno dei piatti forti della Mezzeria, mentre Damiano ha deciso di assaggiare le Tagliatelle al ragù. Fin dal primo assaggio i malfatti hanno incontrato il mio gusto: morbidi, gustosi e saporiti, pur essendo delicati e conditi alla perfezione. Si tratta della rivisitazione di un piatto della tradizione bresciana tipico di Carpenedolo di regola preparato con erbe e spinaci anziché con la zucca.
Dall’altra parte le tagliatelle, ruvide e toste al punto giusto, abbracciano a meraviglia un ragù che non ha nulla da invidiare al classico sugo di carne della tradizione emiliano-romagnola.Proseguendo nella nostra degustazione abbiamo assaggiato il Coniglio al forno e lo Stracotto di manzo. Parlando del coniglio, ho trovato questo piatto davvero squisito, ottimo il punto di cottura in grado di esaltare la delicata carne del coniglio senza snaturarne la consistenza.
Lo stracotto, da par sua, è risultato eccellente come una preparazione casalinga di una volta, perfetto assieme dal suo intingolo saporito e denso al punto giusto.Entrambi i piatti sono stati accompagnati da una fetta di polenta abbrustolita sulla griglia.
A concludere in bellezza un pranzo già ottimo, sono stati dei dolci degni di nota, ovvero un delicato Creme caramel e una golosissima Crema al mascarpone, accompagnata da un paio di biscottini di pasticceria, morbidi e fragranti nello stesso tempo.
Che dire: ottima cucina tradizionale bresciana, ambiente famigliare e personale cordiale… ci torneremo sicuramente!
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