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    Come le aziende vinicole italiane si sono dimostrate esperte di comunicazione

    Bicchieri di vino rosso

     

    Con il passare degli anni lo sviluppo della tecnologia ha messo a volte in gravi difficoltà alcuni strumenti che, almeno fino a qualche anno fa, sembravano essere indispensabili per determinate attività. L’uso intensivo di supporti tecnologici, come ad esempio smartphone, tablet, computer ad esempio hanno indotto a pensare che i mezzi tradizionali, come l’uso della carta, fossero ormai sorpassati. In effetti, oggigiorno, non è raro imbattersi in presentazioni di lavori, menù e progetti non più stampati su carta bensì rappresentati in formato digitale. Tuttavia, nonostante questa tendenza e idea generale, la stampa su carta resta ancora un mezzo di marketing di grandissima importanza. Se ne sono accorte le aziende vinicole, le quali pubblicizzano moltissimo i propri prodotti seguendo sia la tradizione che l’innovazione, affiancando ai classici prodotti cartacei quelli digitali, con attività di marketing online.

    Le brochure e i biglietti da visita

    Ancora oggi, infatti, le brochure e i cataloghi su carta di qualità costituiscono ancora un supporto alla vendita utile per le aziende vinicole. Ovviamente, per una strategia di marketing efficace è fondamentale sviluppare un fascicolo contenente sia le informazioni sull’azienda che i vigneti, combinando una narrazione testuale a una tramite immagini. Lo scopo è quello di comunicare i valori dell’azienda, le caratteristiche del vino e del suolo dove sorgono i vigneti. Anche la qualità della carta sulla quale vengono stampare le brochure è un aspetto importante e non deve essere assolutamente trascurata.

    Un altro strumento da valutare con attenzione sono i biglietti da visita (o business card). Se è vero che ormai la maggior parte dei consumatori trova le informazioni attraverso il web, gli appuntamenti di lavoro (oppure incontri casuali) sono ancora importanti per una buona strategia di acquisizione dei clienti. Al termine di tali incontri, in genere viene fornito un biglietto da visita, ma deve essere ben fatto, preciso, sintetico e curato nei dettagli. Inoltre, è possibile aggiungere anche dei riferimenti ai profili social in modo da poter attirare più potenziali clienti possibili.

    I social media

    Sempre più aziende vinicole scelgono di puntare sulla presenza online per conquistare nuovi clienti e appassionati. È risaputo, infatti, che i social rappresentano ottimi strumenti per poter ampliare il proprio bacino d’utenza e trovare nuovi possibili acquirenti e questa regola vale anche per la vendita dei vini. Anche se Facebook risulta essere il social preferito dal settore (anche per via del target di riferimento, in genere persone adulte), cresce la presenza di tali aziende su Instagram e TikTok e social network simili. Inoltre, c’è chi si avvale delle figure degli influencer, specie food blogger, per consolidare il binomio tra vino e cibo al fine di dare più risalto ai propri prodotti.

    Questo tipo di strategia, tuttavia, richiede molta attenzione, perché puntare su diversi social significa anche differenziare i contenuti, al fine di raggiungere pubblico diverso. Infatti, se su Facebook (ed in parte anche Instagram) il focus sul territorio, sulle caratteristiche organolettiche dei prodotti e sull’impegno ambientale può risultare vincente, non si può dire la stessa cosa per piattaforme basate su comunicazione breve ed immediata, come appunto TikTok, dove è importante cavalcare l’onda dei trend per diventare virali e raggiungere più persone possibili.


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