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    Formaggio Caprino nel Bresciano, storia, utilizzi, benefici

    Primo Sale Azienda Agricola Bettina Brescia

     

    Il formaggio di capra ha una lunghissima storia nel bacino del Mediterraneo. Era molto diffuso 6000 anni prima di Cristo e probabilmente l’arte casearia iniziò proprio col latte caprino, citato anche da Omero nell’Odissea. Molto diffuso anche in epoca romana e medievale, il latte caprino fu quasi interamente sostituito da quello vaccino nel corso del 21° secolo.

    Negli ultimi decenni, però, nuovi allevamenti e caseifici hanno ricominciato a produrre latte e formaggi di capra con metodi tradizionali.

    Uno di questi è l’Azienda Agricola Bettina, fondata nel 1998 a Caino (BS), che produce latte di capra tutto l’anno e lo trasforma in vari prodotti: il formaggio Primo sale è una pasta morbida e compatta, simile alla mozzarella. Vi sono poi la delicata Robiola e la compatta formagella di capra, al naturale o stagionata in foglie di castagno o in un misto di erbe aromatiche. Poi la ricotta di capra e i vari caprini, paste morbide e spalmabili, al naturale oppure aromatizzati con spezie, con petali dell’Alto Adige, con carbone vegetale, con erba cipollina o noci, oppure sott’olio extravergine d’oliva con olive nere e peperoncino.

    Insomma, i formaggi di capra si prestano a varie ricette e abbinamenti ed hanno anche benefici effetti sull’organismo: risolvono infatti le intolleranze al latte vaccino, che interessano in particolare i bambini sotto i 3 anni. Nel 75% dei casi la sostituzione di latte caprino a latte vaccino ha avuto effetti molto positivi, riducendo o eliminando la reazione allergica.


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