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La Torta Secca di Carpenedolo può ricordare la Sbrisolona Mantovana, anche in considerazione della vicinanza geografica dei due paesi d’origine, ma si sa, ognuna di queste ricette tramandate di generazione in generazione, custodisce il suo… segreto.
Per tornare alla Torta Secca, è un dolce rustico, duro e secco che però si ammorbidisce con il passare del tempo diventando friabile. Non c’è famiglia carpenedolese nella quale non sia stato preparato in casa almeno una volta, seguendo una ricetta avuta in “eredità” dalla nonna.
Oggi è diventata un prodotto De.Co., ossia Carpenedolo ha ottenuto la Denominazione Comunale con lo scopo si uniformare questo dolce per renderlo riconoscibile a tutti.
Il disciplinare che ne regola la realizzazione stabilisce che la Torta Secca debba avere una forma precisa – un rettangolo 4 cm per 8 cm – e degli ingredienti fissi che non possono essere modificati per nessun motivo: farina bianca, farina gialla fine, zucchero, burro o strutto, mandorle e sale.
Per quanto riguarda le dosi e il procedimento, nel disciplinare non ci sono regole, quindi, fermo restando quanto stabilito sopra, ogni aspirante pasticcere può metterci del suo. Gli abitanti di Carpenedolo non si devono quindi stupire se il risultato non somiglia in tutto e per tutto al dolce dei ricordi!
Abbiamo cercato in ogni dove per trovare qualche indicazione più precisa riguardo alle dosi, ma ci siamo dovuti arrendere. Possiamo unicamente fare un’ipotesi
100 g farina bianca,
100 g farina gialla fine,
100 g burro,
50 g zucchero,
1 pizzico di sale,
100 g mandorle
Setacciate le farine con lo zucchero e il sale. Unite il burro sciolto a bagnomaria. Amalgamate ed aggiungete le mandorle tritate grossolanamente. Versare l’impasto nella teglia foderata con la carta da forno premendo leggermente. Infornate a 160° per 50 minuti.
Se non siete in vena si sperimentare, non vi resta che farvi amico un abitante di Carpenedolo e farvi svelare il segreto delle dosi, ammesso che le conosca!
