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    Le origini della crostata, dolce per eccellenza della pasticceria italiana

    Crostata di mirtilli

    Le origini della crostata, dolce per eccellenza della pasticceria italiana

    La crostata è uno dei dolci capisaldi della pasticceria italiana. Potremmo dire che rientra in quel lungo elenco di “ricette della nonna”, ideali a colazione o a merenda e sempre disponibili nei migliori bar e pasticcerie italiane. Si tratta di un dolce ottimo da accompagnare con una bevanda calda come un classico caffè, cappuccino o, perché no, una spremuta d’arancia. La crostata facile e morbida si basa su un impasto di pasta frolla farcito di solito con confetture, marmellata o creme varie; la sua superficie è ricoperta da gustose e friabili strisce di pasta. Dolci simili sono diffusi in molti paesi europei e conosciuti con altri nomi. Generalmente ha forma tonda ma può essere anche cotta in uno stampo rettangolare e tagliata in piccoli quadrotti ideali da servire durante una ricorrenza, ad esempio una festa di compleanno.

    In questo articolo si indagano le origini di questo must della pasticceria, approfondendone ogni aspetto e svelando qualche curiosità e un po’ di trucchi che la riguardano.

    Storia

    Ricostruire la storia di dolci tanto antichi, come appunto la crostata, non è semplice. Infatti non esistono molte testimonianze a riguardo e il suo periodo di nascita non è stato accertato ma può essere ipotizzato. Se consideriamo che lo zucchero (ingrediente presente nella preparazione di questo dolce) ha fatto la sua comparsa tardi e che i primi ricettari si sono iniziati a diffondere — grazie al lavoro di trascrizione avviato nei monasteri — intorno all’XI secolo, possiamo associare a questo tempo la scoperta della celebre crostata.

    Molto interessante è la leggenda secondo cui la crostata affonda le sue origini in una delle città più calorose e accoglienti di Italia, Napoli. Questo racconto si riferisce a un rito pagano in onore della sirena Partenope. Questa scelse di stabilirsi nel Golfo di Napoli e allo sbocciare della primavera, ogni volta, riaffiorava dalle acque per tenere compagnia ai napoletani con il suo melodioso canto. Il popolo volle ringraziarla e inviò al suo cospetto sette fanciulle incaricate di donarle tutto ciò che la gente, all’epoca, aveva di più caro.

    I prodotti “vincitori” furono: la farina, simbolo di forza e di ricchezza; la ricotta, frutto del duro lavoro; le uova, alimento che richiama il rinnovamento della vita; il grano tenero, simbolo dei due regni; l’acqua di fiori d’arancio, come ringraziamento alla natura; le spezie, prodotto appartenente alle lontane popolazioni e, infine, lo zucchero, dolce come il canto della sirena. Pertenope porse i doni agli dei che le restituirono la prima crostata della storia, che lei decise di condividere con Napoli. Secondo altre fonti ad inventare la crostata fu una donna, una suora del Convento di San Gregorio Armeno. Secondo questa ipotesi le strisce di pasta presenti sulla crostata altro non sono che un richiamo alle grate dietro cui le suore di clausura assistevano alle funzioni religiose.

    Curiosità

    Abbiamo accennato, all’inizio del paragrafo precedente, alla mancanza di testimonianze su questo buonissimo dolce. Tuttavia sia ha certezza sul primo trattato della storia ad aver fatto un accenno alla crostata, ovvero Le Viandier di Guillaume Tirel. C’è un’altra curiosità, di natura storica, che riguarda questo dolce: riuscì a strappare un sorriso a Maria Teresa d’Austria, moglie di Ferdinando ll, nota anche come “la regina che non sorride mai”.

    Segreti

    La crostata è un dolce semplice e veloce da preparare ma come ogni ricetta che si rispetti ha dei trucchi da conoscere per ottenere un risultato che sorprenda i palati. Il primo errore da non commettere è aggiungere ingredienti non previsti nella ricetta classica, che utilizza esclusivamente: farina, uova, burro e zucchero. L’impasto della crostata non deve essere immediatamente steso, meglio lasciarlo riposare in frigorifero per circa 30 minuti avvolto in una classica pellicola da cucina.


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