Ci sono luoghi che sanno conquistare al primo sguardo. Uno di questi è sicuramente il Ristorante “Belvedere” di Gargnano. Situato all’interno del Parco regionale dell’Alto Garda Bresciano immerso in un’oasi di verde in posizione collinare di rara bellezza, ha una vista mozzafiato sul lago di Garda.

L’ambiente raffinato ed esclusivo è la cornice ideale per un’esperienza culinaria pensata per sorprendere e deliziare, dove natura, eleganza e gusto si fondono tra di loro armoniosamente.

Il Belvedere, gestito dalla stessa famiglia Venturelli-Florioli da tre generazioni, è oggi diretto da Daniel Florioli, un giovane e appassionato sommelier, con un amore autentico per vini e distillati che scopre visitando piccoli produttori che fanno dell’amore e della qualità il loro credo. Daniel contribuisce a rendere armonica la cena suggerendo l’abbinamento perfetto con vino e distillati ed è in grado di soddisfare anche i palati più esperti ed esigenti.

Il locale nasce nei primi anni del ‘900 come una semplice pizzeria, un punto di ritrovo genuino e senza pretese. Negli anni successivi, si trasforma in una vivace “balera”. Oggi, dopo un’evoluzione costante e appassionata, è un ristorante elegante e curato nei dettagli, che conserva però intatto lo spirito conviviale delle origini. La gestione familiare si percepisce in ogni angolo: nell’accoglienza calorosa, nell’attenzione autentica al cliente e in quel sottile equilibrio tra raffinatezza e semplicità che rende ogni visita un’esperienza davvero speciale.
Queste caratteristiche rendono il Belvedere la location perfetta per cene romantiche ma anche per pasti con amici ed in famiglia.
A capitanare la cucina c’è lo chef Matteo Mendeni, un giovane talento di 31 anni che, nonostante la sua età, vanta un percorso ricco di esperienze sia in Italia che all’estero. La sua visione è chiara e ben definita: una cucina che valorizza il territorio, rispettando le stagioni, le tradizioni locali e, soprattutto, le materie prime. Matteo ha saputo sviluppare una filosofia gastronomica che riflette pienamente l’identità del ristorante: attenzione alla qualità, ricerca di prodotti etici, sostenibili e a chilometro zero, e una cura meticolosa nella selezione di ingredienti d’eccellenza. Il suo approccio moderno e consapevole si fonde con l’amore per la semplicità autentica, dando vita a piatti che raccontano storie di terra, passione e rispetto per ciò che la natura offre.
Ogni piatto creato dallo chef Matteo è un vero e proprio viaggio sensoriale, dove i colori vibranti, i profumi avvolgenti e i sapori esplosivi si intrecciano senza mai risultare invadenti. Il suo menù, stagionale e versatile, si adatta perfettamente a ogni palato e esigenza, dalla cucina più tradizionale a quella più contemporanea. Ogni piatto narra la storia del Garda, con ingredienti che provengono direttamente dal territorio circostante: dal pesce del lago, alle verdure freschissime, fino ai prodotti artigianali che raccontano le tradizioni locali. La maestria di Matteo sta nell’abilità di esaltare ogni ingrediente, senza mai stravolgerne l’essenza, ma portando alla luce il meglio di ciò che la terra e l’acqua del Garda hanno da offrire.
La nostra esperienza culinaria inizia con un delizioso drink d’entré, un perfetto connubio di freschezza e originalità: un prosecco pregiato arricchito con fiori di sambuco, raccolti direttamente nella proprietà. Un sorso che anticipa l’armonia e la raffinatezza che caratterizzeranno l’intero pasto.

In perfetto ordine di portata proseguiamo con l’antipasto, dove lo chef Matteo ci guida in un’avventura di sapori autentici e sorprendenti. Tra le proposte, spicca un piatto che cattura l’occhio e il palato: zucchine alla menta, formaggella di Tremosine affumicata e limone. Un piatto che, pur nella sua apparente semplicità, è un capolavoro di tecnica e creatività. Le zucchine, coltivate localmente, vengono esaltate dalla formaggella di Tremosine, che lo chef ri-affumica personalmente sul barbecue con legno di ulivo, infondendo una nota che arricchisce il gusto senza mai sovrastarlo. A completare l’armonia, la freschezza del limone, che dona leggerezza e una scia di freschezza, regalando al palato una vera e propria esplosione di sapori, vibrante e memorabile.
Durante l’attesa dei primi piatti, è possibile assaporare dell’ottimo pane o focaccia, entrambi fatti in casa ed abbinati a due oli locali.

I primi piatti combinano perfettamente i sapori del lago e della terra, come due anime che si incontrano sulla stessa tavola. Partendo dal lago, non si può fare a meno di menzionare il tagliolino fatto in casa con burro alla brace e tartare di coregone agli agrumi.

Un piatto che riesce a coniugare freschezza e sapidità con una sorprendente delicatezza. Il coregone, un pesce tipico del Garda, si abbina perfettamente con la cremosità del burro alla brace, che lo chef impiega per arricchire il piatto con una nota affumicata unica. L’aggiunta della tartare di coregone agli agrumi e, in particolare del mandarino cinese (kumquat), con la sua leggera acidità e freschezza, esalta ogni boccone con un contrasto equilibrato che stimola il palato.
Per chi invece desidera un’immersione nei sapori della terra, il raviolo ripieno di fagioli della Valvestino con erbe spontanee e spuma al fieno rappresenta l’apice della creatività.

Questo piatto è difficile da descrivere a parole: la delicatezza del raviolo fatto a mano, con il ripieno di fagioli cremosi e saporiti, si fonde con la freschezza delle erbe spontanee raccolte sul territorio. La spuma al fieno, leggerissima e aromaticamente intensa, aggiunge una dimensione inaspettata che avvolge il piatto in un profumo straordinario. La consistenza del raviolo, morbida e al contempo decisa, e l’esplosione di sapori al palato, rendono questo piatto un’esperienza sensoriale che va vissuta, più che descritta.
Non si può concludere il percorso gastronomico senza un omaggio ai sapori autentici della tradizione, e lo chef Matteo lo fa con una selezione di formaggi, accompagnata da due delicate marmellate fatte in casa.

Un’interpretazione semplice, ma esclusiva, che permette di apprezzare la qualità dei formaggi locali in tutta la loro intensità, arricchiti da quella dolcezza sottile che contrasta perfettamente con la loro sapidità.

E poi, l‘irresistibile dolce finale: una meringa gelato con salsa ai lamponi, che gioca su consistenze leggere e fresche, un contrasto perfetto tra la croccantezza della meringa e la cremosità del gelato. Ma la vera sorpresa arriva con le olive sabbiate (candite), che racchiudono in un piccolo boccone una vera e propria esplosione di dolcezza, con una nota un po’ salata che le rende ancora più intriganti. Un finale spettacolare, che lascia il palato pienamente soddisfatto, ma anche curiosamente affamato di nuove scoperte.
Un’esperienza unica, che conquista il cuore!
Carolina Bodei
Cronista del Gusto
Gargnano Via Zuino, 39
Tel. 351.4139025
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