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    Sul lago di Garda si mangia l’eccellenza: lo dicono le guide

    Grand Hotel Villa Feltrinelli tra imigliori ristoranti del Lago di Garda

     

    Ristoranti stellati lago di Garda. Gargnano, Gardone Riviera, Sirmione e non solo: sono tanti i ristoranti stellati della sponda bresciana del lago di Garda: a decretarlo le più rinomate guide enogastronomiche per le quali il territorio del Benaco è secondo, per numero di locali stellati solo alle Langhe piemontesi ed alla Costiera tra Napoli e Salerno.

    In una gara a suon di stelle Michelin, forchette del Gambero Rosso e cappelli dell’Espresso spicca sicuramente Gargnano, che conta sulla qualità ormai riconosciuta da anni di Villa Feltrinelli, pluripremiato ristorante che vanta ben due stelle Michelin, due Forchette e cinque Cappelli,  ma anche sul Tortuga, 40 stelle Michelin accumulate dal 1978 ad oggi, per non dimenticare Locanda Genzianella, entrata a pieno merito nella guida Slow Food solo lo scorso anno.

    Non da meno è Gardone Riviera celebre per Lido 84 dello chef Camanini, da poco entrato nella Top Ten dei migliori ristoranti al mondo e da sempre protagonista delle più celebri guide culinarie che, tuttavia non è da solo. Gardone gode, sul suo territorio, anche della presenza di tre ristoranti da due forchette del Gambero: Villa Fiordaliso, il Fagiano del Grand Hotel Fasano e Balì.

    Tra i paesi del lago tra i quali è consigliabile una sosta per deliziare il palato non poteva essere dimenticato Sirmione con le due stelle Michelin della storica Rucola e della più recente Speranzina, oltre che al valore aggiunto dell’osteria Clementina e dell’ottimo Tancredi.

    A pochi passi si può raggiungere Desenzano che offre le garanzie del Esplanade e dell’emergente MoS.  E’ tutto il lago, tuttavia, ad essere garanzia di qualità, in particolare se si parla di ristorazione di fascia alta e medio alta:  a Limone  abbiamo da Senso by Eala, in odore di stella Michelin, a Tignale l’osteria La Miniera, a Maderno Il Cortiletto e a Soiano Villa Aurora, entrambi Bib Gourmand per la Michelin, a San Felice del Benaco La Dispensa, a Moniga H20. L’elenco prosegue con Puegnago da Casa Leali, apprezzato particolarmente tra gli addetti ai lavori. Manerba ospita con il celebrato Capriccio, l’agriturismo Dalie e Fagioli.

    Infine c’è Salò. La cittadina del lago che negli ultimi anni si è guadagnato il titolo di quella più alla moda: qui non possono essere dimenticati il bistrot la Locanda del Benaco e l’Osteria dell’Orologio, premiata, a metà luglio, dal Gambero Rosso come ambasciatore del territorio. A questi, probabilmente, l’anno prossimo potrebbe aggiungersi il Rose, riportato all’antico splendore dall’ottimo Matteo Felter.

    Quello che, comunque, è certo è che sulla sponda bresciana del Benaco, per gli amanti della cucina, del vino e del servizio di qualità c’è solo l’imbarazzo della scelta.

     


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