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    Al Santa Giulia di Brescia per vivere un’emozione non solo culinaria

     

    Oggi vi parleremo di un locale che oltre ad averci sempre deliziato per la sua cucina, ci è rimasto nel cuore: la trattoria Al Santa Giulia di Brescia. Non fatevi ingannare dall’appellativo trattoria. Questo è un ristorante con tutte le carte in regola, nel quale trovare accoglienza e professionalità, sapori sopraffini e qualità.

    Lasciata nel 2020 la storica location di via Amba d’Oro, vi accoglie oggi in via Corsica in un locale più ampio e arioso che, nelle sale interne, ha magicamente conservato intatto il fascino e l’atmosfera del locale precedente. A disposizione degli ospiti anche una deliziosa area estiva, molto apprezzata nella stagione calda.

     

     

    Alle redini della trattoria Al Santa Giulia c’è Flaminia Bertanza che la gestisce assieme alla figlia Eva e al nipote Matteo. Abbiamo avuto il piacere di incontrarla per farci raccontare la storia di un successo che dura da 30 anni e non è stato scalfito neppure dal cambio di location.

    Ci viene spontaneo chiederle quale sia il suo approccio al mondo della ristorazione, la filosofia che ha permesso al locale di crearsi una Clientela particolarmente affezionata.

     

     

    Flaminia fa un sorriso e ci rivela di aver appreso la propria filosofia dal marito, rimanendo quasi trent’anni al suo fianco in cucina. Il modo di fare ristorazione che ha imparato e personalizzato si basa innanzitutto sulla qualità. Un concetto applicato a tutto tondo che parte dalla materia prima e dalla sua preparazione per abbracciare ogni aspetto: dall’accoglienza, al servizio al rapporto con la Clientela. “Un rapporto amicale, lo stesso che vorremmo quando ci rechiamo personalmente in un altro ristorante.” afferma Flaminia. Il loro modo di lavorare parte proprio da questa considerazione.

    Ruolo fondamentale per la trattoria Al Santa Giulia è l’offerta gastronomica, quindi non possiamo prescindere dal chiedere a Flaminia quali siano i tratti distintivi delle loro specialità.

    “La qualità della materia prima innanzi tutto ci risponde sicura. È alla base di ogni cucina e rende anche più facile la lavorazione. I nostri piatticontinua Flaminia sono semplici e concreti, caratterizzati da pochi ingredienti, proprio per esaltare i sapori dei prodotti pregiati utilizzati durante la preparazione. La nostra cucina non è particolarmente legata alla tradizione bresciana, ma guarda maggiormente a quella nazionale, cercando di sfruttare al meglio tutte le potenzialità della cucina italiana.”

    Naturalmente non può mancare uno sguardo più preciso al menù e alle specialità distintive della trattoria. Flaminia, sempre disponibile e precisa, ci illustra la loro proposta gastronomica.

    “Il nostro menu è in grado di soddisfare tutti i palati e spazia, in egual misura, dalla carne al pesce. Per gli amanti della carne il nostro fiore all’occhiello sono i filetti di Fassona, Scottona marchigiana e Manzo piemontese, senza dimenticare le Costolette di vitello alla milanese e la Valdostana servita anche con tartufo nero.
    Assai apprezzato il pesce con gamberi rosa e rossi di Mazzara del Vallo, filetti freschi di branzino e scampi alla busara. Tra i piatti tipici spiccano le nostre lumache mentre il nostro cavallo di battaglia sono i piatti al tartufo che serviamo tutto l’anno. In questo momento siamo in attesa che ci arrivi il pregiatissimo tartufo bianco.

    In aggiunta è particolarmente interessante anche il nostro fuori menu perché legato alla stagionalità: per esempio questo è il momento dei funghi quindi porcini, ovuli e finferli a sono i veri protagonisti in tavola. Meritano una menzione a parte i nostri dolci, preparati rigorosamente in casa, ad eccezione dei gelati per i quali facciamo riferimento ad un laboratorio artigianale. La nostra torta Santa Giulia è diventata ormai un fine pasto irrinunciabile per i nostri clienti, ma sono ottime anche la zuppa inglese e la crema al mascarpone.”

    Giunti a questo punto è d’obbligo considerare anche la carta dei vini che immaginiamo essere di alto livello per abbinarsi alla ricca scelta di piatti.

    Flaminia ci illustra con piacere le pregiate etichette incluse in carta. Sicuramente una lista di alto livello – ci conferma – con referenze tutte italiane. “Lavorando con il tartufo non possono mancare i vini piemontesi: dal Barolo al Barbaresco, dal Nebbiolo al Dolcetto, tanto per citarne alcuni. Senza dimenticare l’eccellenza dei vini del nostro territorio, dal Franciacorta alle produzioni del lago, proponiamo anche bottiglie provenienti da Toscana, Trentino e Veneto. Uno dei nostri vanti sono le bottiglie magnum di Amarone, come le riserve speciali con annate storiche che arrivano sino al 1988.”

    Vorremmo spendere infine due parole sulla proposta della trattoria in tema di asporto: una proposta che si contraddistingue per la qualità e l’attenzione all’ambiente. Non per niente viene denominata a “Al Santa Giulia a casa tua”.

    Flaminia è orgogliosa di presentare il loro asporto sostenibile, praticato ormai già da anni.
    “A differenza dell’asporto tradizionale – ci tiene a sottolineare – noi proponiamo un confezionamento rispettoso dell’ambiente ed utile a preservare le pietanze nel modo migliore: niente plastica ma piatti in ceramica, che i nostri clienti possono restituirci con tutta calma.
    Questo non solo permette di non utilizzare inquinanti contenitori di plastica ma rende più facile la conservazione del cibo, che sulla tavola arriva come se fosse servito al ristorante. I piatti, poi, possono essere restituiti anche sporchi, perché a lavarli ci pensiamo noi. Infine, per coloro che devono organizzare una cena, proponiamo addirittura di utilizzare i loro piatti di portata: una scelta ecologica ma anche comoda ed efficace per i nostri clienti che non dovranno fare altro che sedersi a tavola e mangiare le nostre prelibatezze senza travasi ed impiattamenti vari.”

    Per finire questa piacevole conversazione chiediamo qual è il complimento più gradito ricevuto da un Cliente.
    Flaminia non ha esitazioni – “quello di essere riusciti a mantenere quell’atmosfera familiare, amichevole ed accogliente che avevamo nella nostra sede di via Amba d’Oro.”

    Queste ultime parole ci portano ad uno spunto di riflessione: al ristorante non si va solo per gustarne la cucina, ma per un insieme di elementi che, sapientemente combinati, ci consentono di vivere un’emozione e alla trattoria Al Santa Giulia hanno imparato quest’arte alla perfezione.

    Diego Serino


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