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    Le cime di luppolo, ortaggio primaverile ipocalorico

    Cime di luppolo

     

    Le cime di luppolo,  (in bresciano loertis) sono un ortaggio ipocalorico  chiamato spesso “asparagi selvatici” per la somiglianza con l’asparago. Si raccolgono in primavera e sono ottimi per frittate e risotti.

    A differenza della maggior parte dei germogli utilizzati per uso culinario, le cime di luppolo selvatico sono tanto più gustosi quanto più sono grossi. Alimento ipocalorico con proprietà tonificanti, sedative, diuretiche e lassative, purificano il sangue e stimolano le funzioni epatiche.

    In cucina si utilizza solo la parte apicale del rametto, i primi 10-15 centimetri. Le cime, vengono utilizzate come il più comune asparago per risotti, insalatine o gustose frittate, ripieni, zuppe e minestre. Si possono anche far lessare per 5-10 minuti e condire con olio, sale e limone.

    Dove trovarle e come utilizzare le cime di luppolo

    Il luppolo predilige ambienti freschi e terreni fertili e ben lavorati. Cresce spontaneamente sulle rive dei corsi d’acqua, lungo le siepi, ai margini dei boschi, dalla pianura fino ad un’altitudine di 1.200 metri se il clima non è troppo ventoso ed umido. La sua presenza è molto comune nell’Italia settentrionale. La coltivazione del luppolo in Italia fu introdotta, a partire dal 1847, dall’agronomo Gaetano Pasqui di Forlì, che promosse una fabbrica di birra.

    Una volta raccolte, bisogna lavarle bene sotto l’acqua e possibilmente usando anche del bicarbonato. Se ne usano le cime, le foglie e a scelta anche il gambo che tagliato a pezzetti è ottimo per le frittate. È preferibile utilizzarle appena colte, altrimenti le si può conservare per alcune ore mantenendo il mazzetto in un bicchiere d’acqua.

    Le proprietà delle cime di luppolo

    I germogli del luppolo sono ipocalorici e hanno proprietà tonificanti, rinfrescanti, diuretiche e lassative. È considerato anche purificatore del sangue e stimolante delle funzioni epatiche, nonché sedativo. Combattono anche la cellulite, purché cucinati con pochi grassi. Non contengono glutine quindi ottimo ortaggio anche per chi soffre di celiachia.

     

    Risotto con i loertis

     


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