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    Qual è la giusta acqua da bere? A ciascuno la sua!

    Acqua minerale

     

    Ai tempi dei nostri genitori, parlando di acqua da bere, era automatico pensare a quella potabile del rubinetto, un’acqua che non causava alcun danno alla salute. Oggi però la situazione è ben diversa e noi italiani, fidandoci poco dell’acqua del rubinetto, preferiamo scegliere quella imbottigliata, secondo i gusti personali e della nostra famiglia.

    E’ inutile sottolineare quanto sia importante bere acqua, questo lo sapete già. Oggi è nostra intenzione soffermarci su una domanda specifica: esiste un’acqua adatta a noi? O meglio, qual è la scelta giusta tra le decine di marche e le numerose tipologie che troviamo in commercio?

    Ogni qualvolta beviamo dell’acqua sarebbe utile sapere se sia adatta a noi e al nostro corpo. A seconda della concentrazione e del tipo di minerali contenuti, può infatti presentarsi più o meno indicata per il nostro organismo.

    L’acqua, come saprete, non è tutta uguale e la tipologia da consumare può e dovrebbe variare a seconda dello stile di vita, dell’alimentazione, dell’attività fisica e delle situazioni fisiologiche o patologiche che coinvolgono ognuno di noi.

    Per chi vuole dimagrire ad esempio, è consigliata un’acqua leggera, che favorisca la diuresi, l’eliminazione delle scorie e quindi la disintossicazione dell’organismo. Per chi fa sport invece, l’acqua è essenziale a reintegrare tutti i minerali persi con la sudorazione. La quantità dovrebbe variare da 1 litro e mezzo a 3 e i minerali essenziali in essa contenuti dovrebbero essere il calcio, il ferro, il magnesio e il potassio. E ancora, per chi soffre di ipertensione è essenziale una dieta povera di sodio, seguita a sua volta dal consumo di acqua leggera.

    Il dato utile per selezionare quale acqua è più adatta e noi e quale invece, potrebbe risultarci più pesante, si chiama residuo fisso.

    Il residuo fisso è il valore che determina la leggerezza di un’acqua minerale ed è normalmente espresso in milligrammi per litro. Grazie al valore ottenuto, le acque vengono classificate in “minimamente mineralizzate” (residuo fisso inferiore/uguale a 50 mg/l), “oligominerali”(50-500 mg/l), “medio minerali” (501-1.500 mg/l) e “ricche di sali minerali” (superiore a 1.500 mg/l).

    Ecco cosa consiglia la Dott.ssa e Nutrizionista Giulia Baroncini:

    “In generale, suggerisco di scegliere un’acqua con un basso residuo fisso, perché permette un ottimo ricambio idrico. Vi aiuterà ad eliminare il sodio in eccesso contribuendo anche nella lotta contro la cellulite, nonché ottima alleata nello stimolare la diuresi. Un’acqua con un basso residuo fisso risulta anche più gradevole al palato invogliandone un consumo maggiore. Io stessa la utilizzo quotidianamente”

    Tra quelle con residuo fisso più basso trovate in commercio l’Acqua Lauretana: residuo fisso a 180 °C: 14 mg/litro (distribuita in quasi tutte le regioni italiane, è l’acqua con il minor residuo fisso d’Europa) e l’Acqua Sant’Anna: residuo fisso a 180 °C: 22.3 mg/litro.


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