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    Alla scoperta dei vini Franciacorta: una storia antica e di successo

    Calici di Franciacorta

    Alla scoperta dei vini Franciacorta: una storia antica e di successo

    Oggi basta dire la parola Franciacorta per pensare immediatamente al vino, a quelle meravigliose bollicine e un preciso metodo di produzione che fanno capo al Made in Italy puro e autentico. Tutto vero senza dimenticare però che la Franciacorta è in primis un territorio, quello in Lombardia, e precisamente in provincia di Brescia.

    Un luogo di storia antica, fatto di molteplici anime e custode di una tradizione vinicola senza eguali. È qui che vino e territorio si intrecciano in modo indissolubile, elementi chiave della cultura italiana che affondano le radici in stili di vita, ideali e forti legami che hanno permesso di raccontare il territorio anche attraverso questa bevanda, con rigide e scrupolose regole che ne certificano l’assoluta qualità.
    I vini della Franciacorta sono prodotti con lo stesso metodo dello Champagne francese e anche le uve utilizzate spesso sono uguali. Scopriamo allora qualcosa in più sui vitigni della zona e sugli spumanti che vi vengono prodotti e oggi è possibile assaggiare.

    Vini Franciacorta: storia e caratteristiche

    Quando parliamo di Franciacorta facciamo riferimento ad una DOCG. Nel rigido disciplinare che il consorzio oggi adotta per la valorizzazione e la promozione di questa particolare zona, rientrano specifici vitigni: Chardonnay e Pinot Nero e Bianco. Si tratta di cultivar che trovano le condizioni climatiche perfette per produrre un vino di grande qualità nella cornice della Franciacorta, avvolta dalle Alpi, che in estate mitigano il caldo afoso della Pianura Padana, e il lago d’Iseo, che d’inverno scalda l’aria fredda che arriva da nord.

    La storia del vino, in queste zone, è antica e affonda le radici in epoca romana anche se è nel Medioevo che la pratica del vino si sviluppa con maggiore interesse all’interno dei monasteri, grazie ai quali, pare, si deve anche l’origine del nome Franciacorta, ovvero Corte Franca. Il riferimento era al diritto dato alle corti monastiche, di poter scambiare merci senza pagare i dazi.

    Per arrivare allo spumante che oggi si apprezza in tutto il mondo è necessario però attendere il Novecento. Grande merito del successo ottenuto va all’imprenditore Guido Berlucchi e l’enologo Franco Ziliani che nel 1961 produssero il primo Spumante Franciacorta da uve Pinot Bianco che nei successivi anni è diventato il vero concorrente mondiale dello Champagne.

    Tipologie e abbinamenti con i Franciacorta

    Come ogni buon vino che si rispetti, anche i Franciacorta si classificano in base al loro grado zuccherino. Per questo si parla di Franciacorta Brut, Extra-brut o Pas Dosé. Il disciplinare prevede anche altre diciture per indicare la provenienza e la composizione.

    Il Franciacorta rosé nasce da uve Pinot Nero, il Franciacorta Satén da uve bianche come Chardonnay con una pressione, all’interno della bottiglia, inferiore che lo rende morbido e cremoso, incoronandolo l’unico spumante al mondo di questa tipologia. Il Millesimato, invece, si ottiene con l’indicazione dell’annata se almeno l’85% delle uve provengono dalla stessa vendemmia ed infine la riserva con un’affinatura di almeno 60 mesi.
    Queste sono tipologie che è bene conoscere per realizzare degli abbinamenti ad hoc con il cibo.

    Il Franciacorta Brut o Pas Dosé, secchi per eccellenza, si adattano molto bene agli aperitivi e a pasti a base di crostacei e frutti di mare.
    Quello Satèn, Riserva e Rosé, maggiormente corposi, sono ideali, invece, per accompagnare piatti più strutturati come secondi di pesce e carni bianche.


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