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    Appunti di degustazione: Hostaria Dolce Vita – Palazzolo

    Hostaria Dolce Vita di Palazzolo: Il vero gusto della genuinità

     

    Ci sono amicizie che vanno e vengono nel tempo, altre che invece, durano una vita intera.
    Proprie quest’ultime, si alimentano di anno in anno e rimangono tali nonostante i cambiamenti, nonostante si siano presi differenti treni alla stessa fermata, nonostante tutto. Amicizia vuol dire esserci, l’una per l’altra.
    Anche quando il tempo trascorre inesorabilmente, muta e trasforma le abitudini e gli stili di vita. Anche quando le distanze geografiche diventano semplicemente un dettaglio. Ritrovo e riabbraccio Chiara all’Hostaria Dolce Vita, dopo quattro anni dal nostro ultimo incontro, e nulla è cambiato. L’abbraccio sincero e sentito nel rivederci, ha cancellato in un secondo il periodo di lontananza. Che felicità!

     

    Hsotaria Dolce Vita - Palazzolo



    Oggi mi trovo a Palazzolo sull’Oglio (BS), borgo lombardo nel cuore della Pianura Padana, dai tetti rossastri e spioventi, che sembrano invocare la neve, anche se è primavera inoltrata, annoverato tra i più importanti centri del bresciano, sia per la densità della popolazione, sia per le molteplici attività industriali.

    È un borgo pieno di autenticità, di stradine che s’incrociano, come la mia e di Chiara, di amicizie sincere ed di profumi autentici, che regalano emozioni e sensazioni, come rimedio alla nostalgia di chi passa di qui, e poi torna a casa. Il vero gusto della genuinità lo assaporo appena varcata la soglia dell’Hostaria Dolce Vita – situato in via G. Matteotti n. 119 – all’interno di un’antica dimora di fine ‘800, dove tra gli alti soffitti affrescati di grandissimo impatto, è possibile immergersi in una piacevole atmosfera d’altri tempi, tutta da raccontare.

    Trenta, trentaquattro coperti suddivisi in due sale, tavoli ben distanziati, composizione della tavola perfetta e armoniosa, dalla scelta del tovagliato, alle posate, ai bicchieri, abbinati con la giusta gamma cromatica.
    Raramente in un ristorante percepisco quel senso di accoglienza profondo, derivante dalla cortesia e cordialità del personale di sala, e dello chef-patron Mattia Marinoni, che con Chiara (sous-chef) gestisce la cucina.

    Dopo aver frequentato la scuola alberghiera e maturato alcune significative esperienze in altre realtà della zona, Mattia all’età di 22 anni, precisamente nell’agosto 2012, decise di aprire Hostaria Dolce Vita, nella location conosciuta in zona come “la casa delle feste” della Filanda Palazzolese, industria manifatturiera locale, che utilizzava la forza idraulica proprio del fiume Oglio, come forza motrice.
    Il locale giusto per me, da sempre affascinata dai luoghi che raccontano la storia e sono stati la cornice di fasti e avvenimenti tutti da raccontare.

    La cucina dello chef Mattia, inizialmente incentrata sull’utilizzo di selezioni di carni particolari (Black Angus, Irlandese, Australiano e Texano), con gli anni si è modificata leggermente, con l’introduzione sia di piatti di pesce che vegetali, in risposta delle esigenze dei commensali e per accontentare tutti i palati, pur mantenendo la forte impronta iniziale. A detta dello chef, una mossa vincente!
    Un menù variegato, esclusivamente alla carta (per il momento) composto da:

    • 6 antipasti
    • 5 primi piatti
    • 6 secondi piatti (con prevalenza pesce)
    • 5 selezioni di carni alla griglia

    Una carta ricca e ben articolata, legata al territorio e alla stagionalità, come è giusto che sia.
    Una selezione attenta e rigorosa delle materie prime e il rispetto per la crescita dei piccoli produttori locali, danno vita ad un menù tutto da costruire, vario e creativo, che si evolve al ritmo della natura. Grande attenzione alle preparazioni di base, dalle salse, al pane e grissini, alla pasta fresca e ripiena, tutte rigorosamente preparate ogni giorno.

    Profumi e colori incredibili nel mio primo assaggio “Capesante, Asparagi e Salsa Ponzu”: capesante Atlantiche, scottate da entrambi i lati, servite con asparagi sbollentati e poi saltati in padella con un filo di olio, e conditi con una salsa Ponzu (base salsa di soya, Sakè Mirin, Katsoubushi in infusione, e una punta di limone). Piatto fresco, leggero, con una delicata nota di affumicato molto piacevole al palato. Da notare la cottura ineccepibile delle capesante che ne ha preservato gusto e consistenza, ottenuta dal calore intenso della padella per un breve lasso di tempo, in modo da “sigillarne” la superficie, ben dorata e croccantina.

     

    Hostaria Dolce Vita - Palazzolo - Capesante, Asparagi e Salsa Ponzu

     

    Sorprende per la tenerezza delle sue carni il mio “Polpo arrosto, patata schiacciata, Salsa Teriyaki e Katsuobuchi”, cotto inizialmente a bassa temperatura per 7/8 ore a 84°, poi scottato in padella con un filo di olio, servito con quenelle di patate lessate, e legato da salsa Teriyaki e Katsuobushi, sapido, persistente che funge da esaltatore e come decorazione.

     

    Hostaria Dolce Vita - Palazzolo - Polpo arrosto, patata schiacciata, Salsa Teriyaki e Katsuobuchi

     

    Una cucina, insomma, complessa per certi versi nelle sue preparazioni di base, ma godibile e riconoscibile da tutti i palati, dove nulla è lasciato al caso, dove non esiste nessuna approssimazione, e nella quale si legge maestria e una sensibilità unica.
    Grazie per avermi accolta e coccolata.

    Torno a casa felice, dopo aver gettato un seme per poterci ritornare.

     

    Claudia Bonera
    Cronista del Gusto


    Hostaria Dolce Vita

    Palazzolo sull’Oglio (BS)
    Via Giacomo Matteotti, 119
    030.7301826


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