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Osteria La Vigna #Daibagaj: la famiglia al servizio del “viandante”
Non è un caso che si parli di viandante e non di “commensale” o “ospite”. Viandante sì, perché il locale si trova su una delle principali arterie che collegano la Val Sabbia alla sponda bresciana del Lago di Garda, in una posizione che invita alla sosta per godersi un piatto della tradizione oppure, più semplicemente, un gustoso spuntino a base di prodotti a chilometro zero.
Con un passato in ristoranti di alto livello – tra i quali la “La Darsena” di Salò – i fratelli Mirko e Cristian Fugagnoli hanno deciso di mettere a frutto la loro esperienza nella gestione di un locale tutto loro, con l’aiuto di papà Paolo e mamma Maria. Quello che oggi si presenta come un ambiente rustico con un tocco di modernità, era negli anni ’80 una birreria che, proprio per la sua posizione strategica, era diventata luogo di aggregazione per i giovani. L’aggiunta di un camino moderno, un tocco minimalista alle mis en place, una piccola cantina ed ecco che il ristorante, come si presenta oggi, prende forma. Un locale pet-friendly, con circa trenta coperti, parcheggi agevoli a poca distanza dall’ingresso e la possibilità di una saletta riservata per eventi privati.
Mirko, dei due fratelli, è dedito alla gestione della sala. Accoglie tutti con un sorriso, oltre che con grande competenza (nel caso ve lo stiate chiedendo, sia italiani che stranieri, grazie ad un fluente inglese). Ci racconta la loro filosofia “offrire piatti nel complesso semplici, ma precisi e con grande meticolosità nella ricerca di ingredienti prevalentemente, anche se non esclusivamente, di provenienza locale”. Un affermazione assolutamente veritiera, che trova conferma nelle pagine di un Menu breve, ma ben ponderato, nel quale trovano spazio allo stesso tempo tradizione e innovazione. La stessa cura si ritrova anche nella Carta dei vini, per lo più legati al territorio bresciano. Offre grande varietà enologica in qualsiasi direzione si decida di viaggiare, ma si apre anche ai territori confinanti, come il Trentino-Alto Adige, il Veneto, l’Oltrepò Pavese e qualche etichetta Francese.
È un calice di Franciacorta l’abbinamento che Mirko sceglie per il nostro antipasto, un Tagliere misto composto da coppa, pancetta Giovanna, culaccia e salame della Valtènesi insieme a tomino in crosta, frittatina classica, polpettine di carne al sugo, cipolle in agrodolce e l’assaggio più sorprendente di tutti: castagne avvolte nel guanciale croccante.
I main courses del menu sono certamente i primi, che strizzano l’occhio alle origini brianzole della famiglia Fugagnoli (“bagaj” in brianzolo significa “ragazzi”). Protagonista è l’ossobuco in entrambe le preparazioni che abbiamo avuto il piacere di provare. Il Riso alla milanese al salto accompagnato da fonduta di Tremosine, riduzione di ossobuco e crumble salato e le Tagliatelle al ragù di ossobuco con gremolada di prezzemolo e limone. Ad accompagnare magistralmente entrambi i piatti una piacevolissima Bonarda dell’Oltrepò Pavese.
Un piccolo fuori programma è stata la selezione di formaggi – prodotti da un caseificio locale – che Cristian ci ha orgogliosamente presentato come una vera e propria chicca: Robiolina, Torreggio, Formaggella invecchiata in grotta, la stessa formaggella ulteriormente invecchiata in miniera, Blu di mucca e, dulcis in fundo, sua maestà il Bagoss!
L’azzeccatissimo vino in abbinamento è stato un Marzemino passito di Capriano del Colle prodotto sul Montenetto, che ha saputo accompagnare egregiamente anche il dolce, un Rocher semifreddo al cioccolato al latte, ripieno di gelato alla nocciola e decorato con terra al cacao e il ricercatissimo sale Maldon.
Semplicità e cura della proposta, dunque, sono i cardini su cui poggia l’attività di questa calda e intima osteria, che sarà pure su una strada di passaggio, ma merita una visita approfondita. Fermatevi, dunque, per un pasto dai bagaj!
Giovanni Sabaini
Trobiolo di Roè Volciano (BS) – Via Odorici, 29
Tel. 0365.290199
