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    Appunti di degustazione: Rita Cucina e Vini – Concesio

    Rita Cucina e Vini: stile & cucina “gourmet”

     

    Rita Cucina e Vini - Concesio

     

    Esiste una esatta definizione del termine colpo di fulmine, mutuato dal francese “coup de foudre”.
    Secondo quanto riporta il dizionario, questa espressione ha un significato molto netto, vale a dire: “innamoramento improvviso”. E c’è chi sostiene che l’amore, per essere definito tale, debba nascere per forza da un colpo di fulmine, dal quale non si può sfuggire.
    Lasciate le teorie ai teorici, e le definizioni ai cari e buoni vecchi vocabolari, ammesso che ce ne sia ancora qualcuno in circolazione, a me, oggi, con questo scritto, il compito di trasmettervi i “sintomi” del mio colpo di fulmine.

    Parlo di quel trasporto emozionale, di quel senso di benessere ed eccitazione, generato quando vista, olfatto, palato mi combinano e mescolano esaltandosi reciprocamente. Quando mangiare diventa un’esperienza sensoriale completa.

    Oggi mi trovo a S. Vigilio, frazione di Concesio (BS), posto all’ingresso della Val Trompia, noto per essere stato il paese natale di Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI. Un borgo raccolto, di stradine strette che si incrociano, nel quale è possibile assaporare l’atmosfera romantica e nostalgica di ricordi a me tanto cari.

    Rita Cucina e Vini. Nuovissima e totalmente inaspettata (e tanto attesa) apertura a ottobre ’22 di questo ristorante, con una forte impronta di originalità, accuratezza, ricerca stilistica unica nel suo genere, estrema cura al dettaglio, e non da meno, una cucina “gourmet”, che tanto mancava in questo preciso territorio.

    Gourmet è chi ricerca il gusto, lo sperimentatore di nuovi accostamenti di sapore, il creativo al servizio di materie prime eccellenti. È il risultato di tanti anni di esperienze pregresse dello Chef Dario Gozio e del suo sous chef Carlo, accomunati da un lavoro meticoloso e appassionato, generato dall’unione di punti di vista differenti e necessari per raggiungere il superamento di scogli e ostacoli. Di competenza in aggiornamento continuo. Di dedizione che consuma e che ci conduce, portata dopo portata, alla realizzazione di un unicum.

    Di quell’attenzione che parte dall’accoglienza iniziale, al servizio attento e mai invadente del maitre Giulio, presenza fondamentale per chiudere il cerchio attorno alla definizione “ospitalità”.

     

    Rita Cucina e Vini - Concesio

     

    Rita Cucina e Vini trova oggi la sua identità, grazie ad un progetto del restylist significativo dell’Antica Trattoria Zadra (con cucina tipica bresciana) – appartenente alla famiglia – durato sei mesi, necessari per contestualizzare e rendere personale e unica questa realtà, dalla scelta di colori, degli arredi, della mise en-place.

    Uno spazio raccolto e accogliente, dai toni contemporanei, giovanili e rilassati, caratterizzato anche e soprattutto da un camino acceso, proprio davanti al mio tavolo, perfetto per creare un’atmosfera calda, intima e piacevole e la cornice ideale per una cena romantica. Trenta coperti ben distribuiti, e un imminente dehor esterno per la bella stagione, racchiuso in un cortile interno dal fascino senza tempo.

    Una carta ben articolata, composta da sei antipasti, quattro primi piatti, sei secondi piatti, legata inesorabilmente alla stagionalità, con proposte sia di carne che di pesce, e da proposte vegetariane.
    Un menù degustazione al prezzo di € 80, che attinge proposte diversificate della carta, per dar vita ad un percorso costruito a regola d’arte, strutturato con la logica di offrire una sequenza equilibrata di piatti, il cui ordine è stato ragionato in modo che ogni portata esalti il proprio sapore, e prepari il palato al piatto seguente.

    La cucina di Rita Cucina e Vini è un luogo di incontro culinario, dove tradizione bresciana e creazione contemporanea, si siedono allo stesso tavolo. Ogni ricetta riflette la robustezza di questo territorio, terra fertile di ispirazioni e ingredienti che tutti ci invidiano.

    Una tartelletta croccante farcita con caprino e sferificazioni di spinacini, e una cialda di parmigiano che racchiude una mousse di mortadella d’oca, gli amuse-bouche iniziali, atti a sollecitare e sollecitarmi l’appetito, e dai quali capisci immediatamente che qui si fa la differenza.

     

    Rita Cucina e Vini - Concesio - Amuse-bouche Tartelletta croccante e Cialda di Parmigiano

     

    Sorprende per la particolarità della sua farcitura, il mio primo assaggio.
    Tortelli di sfoglia sottile e profumata (856 gr di tuorli ogni kg di farina), che racchiudono una farcia di maialino nero dei Nebrodi, dalla caratteristica marezzatura delle carni, sapide e morbidissime, grigliato in purezza sui carboni profumati mescolati a salvia rosmarino e alloro, tritato finemente, legato con formaggio grana padano Vacche Rosse stagionato 24 mesi, e pane raffermo ammollato nel latte. Sette scrigni bellissimi, conditi con il fondo di cottura, taccole e fagiolini a darne la nota fresca e vegetale necessaria, qualche goccia di mandarino bruciato alla base, e germogli Sakura come decorazione.
    Gusto deciso e delicato allo stesso tempo, note leggermente affumicate, palette di colori in linea con la stagione, equilibrio di sapori, quanto per equilibrio intendo la compensazione perfetta di gusti antagonisti.

     

    Rita Cucina e Vini - Concesio - Tortelli con farcia di maialino nero dei Nebrodi

     

    “Ventesca di tonno, salicornia e Patanegra” per il mio secondo assaggio di pesce e un trancio di “Capretto con cavolo nero scottato e la sua chips”, cotto con burro di malga a bassa temperatura a 52° per 16 ore con aromi, spolpato, posizionato in pressa, porzionato a lingotto e rigenerato in padella, servito con suo fondo ottenuto dalle ossa e cavolo nero in due versioni, per la necessaria nota erbacea e croccantina. Sono piacevolmente colpita dalla dolcezza delle sue carni, contrariamente a quanto ci si aspetta quando di ordina il capretto, e dal gusto succulento e piacevole dell’assaggio nella sua interezza.

     

     

    Dolci proposte nella carta dei dessert, con richiamo netti alla tradizione, rivisitata i chiave 2.0.

    Ritorno a casa, colpita piacevolmente e con tanta voglia di ritornare.
    Del resto, si torna sempre dove si è stati bene.

    Claudia Bonera
    Cronista del Gusto


    Rita Cucina e Vini

    Concesio (BS) Via Vincenzo Sorlini, 14
    327.5730345


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