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“Artigiano: chi esercita un’attività per la produzione di beni, tramite il lavoro manuale proprio e di un numero limitato di lavoranti, senza lavorazioni in serie, svolta generalmente in una bottega.”
-Dizionario Treccani
Giovanni e Valerio sono tutti qui, nel significato dei termini “artigiano” e “felice”. La loro attività e i loro prodotti non nascono da una mera ambizione commerciale, né tantomeno dalla costrizione della società di costruirsi una carriera professionale. Il loro è un sogno: quello di creare un prodotto che possa fare la felicità loro e di chiunque abbia modo di goderne.
È strano dirlo, ma il viaggio che ha portato a quella che oggi è una produzione da circa trecento ettolitri e ventimila bottiglie l’anno è cominciato all’università. A poco a poco, lungo il percorso di studi, Giovanni e Valerio capiscono di non volere continuare lungo quella strada, e così partoriscono l’idea di aprire un agriturismo. Ma tutto cambia quando Giovanni riceve in dono un kit per la produzione della birra in casa.
Il risultato? Un disastro. Eppure, è da qui che nasce la straordinaria passione che negli anni ha portato alla produzione di birre qualitativamente eccezionali, talvolta persino prodotte con malto e luppolo a chilometro zero (in senso letterale, la pianta di luppolo vi accoglie all’ingresso della birreria!).
L’obiettivo del Birrificio Felice è quello di servire al meglio gli avventori, ma soprattutto il territorio circostante, grazie a collaborazioni con locali della zona e alla possibilità di acquistare la birra direttamente nel luogo di produzione a prezzi estremamente competitivi.
Il Birrificio Felice può fare da tappa rinfrescante nelle calde giornate estive sulla sponda bresciana del Lago di Garda. Non lontano dalla Rocca di Manerba e dalla Baia del Vento di San Fermo, potrete optare per una birra fredda, qualora l’afa dovesse affannarvi più del dovuto…
Il piccolo terrazzo con quattro tavoli e otto panche è l’ideale per una degustazione in cui Nicholas (aiutante estremamente preparato di Giovanni e Valerio) potrà seguirvi al meglio, regalandovi le giuste attenzioni, oltre a tutte le informazioni che desiderate in italiano e in inglese (ma prima prenotate!). Da qui basta scendere le scale per visitare la piccola e affascinante area di produzione del birrificio, dove vengono stoccati i sacchi di malto e dove potrete trovare i tini di acciaio per la fermentazione e i tonneaux per l’affinamento di alcune tipologie di birra.
Ma i prodotti?
È qui che comincia il bello del racconto. Non tutte le birre sono sempre disponibili per una semplice ragione: alcune sono stagionali perché prodotte con frutti delle terre limitrofe, dagli agrumi del Garda, disponibili solo d’inverno, ai prodotti dei monti vicini come il miele e le bacche di ginepro.
Impossibile non citare la Felice che prende il nome del birrificio stesso e ne rappresenta l’essenza poiché prodotta con il 100% di orzo prodotto in casa. Pils dalla grandissima bevibilità e dal retrogusto amaro importante, ma estremamente piacevole. Dissetante e immediata, è una birra che non ha bisogno della ricerca di un pairing gastronomico.
Tra le rosse la menzione d’onore è per la Rossella, calda ed avvolgente grazie ad un grado alcolico intorno al 5,4%. Birra a bassa fermentazione, la Rossella ha un corpo importante ed è per questo che è in grado di trovare spazio anche in tavola, per esempio con una pastasciutta al salmì di cacciagione o anche un aperitivo rinforzato a base di affettati saporiti.
Se, però, siete alla ricerca di qualcosa di davvero fuori dal comune, la scelta deve ricadere sull’Ombretta, Italian Grape Ale a fermentazione spontanea, indotta con mosto d’uva. Dai profumi vinosi e tostati, grazie all’affinamento di un anno in botti di rovere, è indiscutibilmente un prodotto da meditazione o da fine pasto per accompagnare formaggi molto stagionati o addirittura dolci dal sapore particolarmente forte, come una sacher o un babbà.
Nei prodotti del Birrificio Felice trova spazio anche l’estetica: le bottiglie sono, infatti, tutte serigrafate a mano, un modo per rendere unica ogni singola bevuta e poco importa se sul vetro troverete qualche imperfezione… sono i piccoli difetti a renderci unici!
Giovanni Sabaini
