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La produzione di birra artigianale nel bresciano. La provincia di Brescia è da sempre nota per i vini, in particolare per le produzioni enologiche del distretto franciacortino. In pochi si sono però accorti che da qualche anno un’altra tendenza si sta imponendo nel territorio, rivelandosi all’avanguardia su scala nazionale: parliamo della produzione di birra artigianale.
La passione per la birra artigianale, prodotto crudo e creativo, declinato in centinaia di possibili gusti ha ispirato in tutto il Belpaese. Una passione travolgente che ha accresciuto la popolarità della bevanda ben oltre i tavoli di pub e osterie, giungendo fino ai prestigiosi saloni Slowfood.
A Brescia i microbirrifici si sono moltiplicati dal 2010 ad oggi. Si tratta spesso di piccole realtà, con pochi dipendenti, che puntano perciò necessariamente a prodotti di qualità estremamente audaci e originali. L’equilibrio di acqua, lievito, luppolo ed orzo, unito ad occasionali ulteriori ingredienti, può regalare infinite sfumature di gusto.
Prendiamo ad esempio i prodotti del birrificio artigianale Porta Bruciata di Rodengo Saiano: le innovative tecniche di luppolatura e la creatività dei mastri birrai hanno originato la Pallata, amara e determinata American pale ale, o la Shantung, fresca Ipa a bassa gradazione alcolica a base blanche e con sentore di coriandolo, accanto alla più classica Fanny, una tradizionale golden ale.
Per chi ama i gusti decisi vi sono poi la Orifiamma, Ipa amara e marcatamente luppolata, e la Neymus, una stout imperiale decisamente tostata che vira verso aromi di caffè, liquirizia e nocciola.
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