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    Appunti di degustazione: tenute La Montina – Monticelli Brusati

    Tenute La Montina - Monticelli Brusati - Villa padronale

     

    Oggi ho avuto il piacere di visitare “La Montina”, una poliedrica realtà alle estreme propaggini nord-orientali della Franciacorta, proprio in prossimità di un anfiteatro morenico dal clima ideale per la viticoltura.

    Un luogo carico di storia, nel quale le vicende dell’Azienda Vinicola e relativa Enoteca si intrecciano con la seicentesca Villa Baiana – sede ideale per eventi privati e aziendali- Villa Baiana Congressi e con il primo museo di Arte Contemporanea in Franciacorta e la mostra permanente dedicata all’artista milanese Remo Bianco. Questo in estrema sintesi il biglietto da visita delle “Tenute La Montina”, corretto appellativo di questi multiformi possedimenti.

     

    Tenute La Montina - Monticelli Brusati - Museo Remo Bianco
    Tenute La Montina – Monticelli Brusati – Museo Remo Bianco

     

    L’inizio si fa risalire al 1620, quando la proprietaria della casa padronale e terreni circostanti era una nobile famiglia bresciana facente capo a Benedetto Montini – avo di Paolo VI – dal cui cognome trasse origine il toponimo “Montina”. Dopo alcuni secoli, passata di mano svariate volte e lasciata in stato di degrado, nel 1982, la proprietà è acquista da alcuni componenti della famiglia Bozza che iniziano i lavori di ripristino nelle vigne e la costruzione della cantina interrata nella collina e completamente integrata nell’ambiente naturale.

     

    Tenute La Montina - Monticelli Brusati

     

    Situata a Monticelli Brusati, a pochi passi dal Lago d’Iseo, La Montina, effettua la sua prima vendemmia nel 1987 con una produzione annua di circa 25.000 bottiglie.

    Numerosi sono però gli avvenimenti che, negli anni, connotano lo sviluppo delle tenute La Montina, uno su tutti la produzione arrivata ad oggi ad una media annua di circa 400.000 unità e di pari passo la crescita della cantina con due ampliamenti successivi: uno nel 1998 e l’altro nel 2008 per un totale di 7.450 m² sotterranei con una capacità di stoccaggio di circa 3.000.000 di bottiglie. Un dato significativo a testimonianza della notorietà raggiunta in Italia e all’estero.

    Alle tenute La Montina i momenti salienti si susseguono gli uni agli altri e nel 1999 vede la luce il Torchio Verticale Marmonier, un’imponente pressa dedicata alla pigiatura soffice, una struttura visitabile e dalla maestosa eleganza.

    Ad accrescere un successo ormai consolidato, nel 2014, interviene l’artista Paolo Menon al quale è affidato un restyling di etichette e bottiglie dal quale scaturisce l’inconfondibile icona che connota i prodotti di tenute La Montina. Un omaggio al territorio, a Brescia e al papato che denota vero amore per la storia di questi luoghi.

    Seguendo la filosofia aziendale si guarda sempre avanti e nel 2016 i vigneti sono convertiti al biologico un passaggio fondamentale: in una realtà sempre in movimento tenute La Montina, rimane non solo saldamente al passo con i tempi ma in taluni casi li anticipa.

    In continuo divenire anche la produzione vera e propria con la creazione cuvée da annate differenti, un modo per distinguersi e concepire vini sempre diversi con la qualità come comune denominatore. Oltre alle fermentazioni in acciaio, i vini nati dalle uve dei vigneti più importanti di La Montina – come il Satèn, il Riserva e il Millesimato – riposano in barrique di rovere.

     

    Tenute La Montina - Monticelli Brusati - I Franciacorta

     

    Ancora affascinati dalla storia e dal vissuto della famiglia Bozza ci accingiamo alla fase di degustazione, avvenuta ad aprile 2023, in una delle sale della Cantina.Il nostro percorso ci ha portato ad assaggiare tre vini differenti: l’Extra Brut, il Satèn e il Rosè Demi Sec

    L’Extra Brut La Montina nasce dalla selezione delle prime frazioni delle uve. Ha il tipico colore giallo paglierino con una nota verdognola. È un vino pulito, dai sentori di frutta fresca e molto minerale.

     

     

    Il Satèn Brut La Montina, è composto da uve Chardonnay dei vigneti storici dell’azienda e, a differenza del precedente calice assaggiato, il colore risulta più intenso grazie alla fermentazione in barrique. Si tratta di un vino più elegante e fine. Al palato risulta più setoso e morbido, con un sentore di vaniglia e frutta tropicale.

     

    Tenute La Montina - Monticelli Brusati - Degustazione Franciacorta Satèn

     

    A conclusione del nostro percorso di degustativo, abbiamo assaggiato il Rosè Demi Sec La Montina, tipologia di vino nata a cavallo del 1991 e 1992, si attesta a circa 11.500 bottiglie vendute l’anno.

    Un vino, questo, caratterizzato dalla presenza di uve di Pinot Nero. Subito molto morbido, fin dal primo assaggio arrivano immediatamente al palato tutti i sentori della fragolina di bosco e altri frutti rossi ma, contrariamente a quanto si possa pensare, il sorso si chiude con una nota di freschezza ben delineata.

    La mia visita a La Montina è stato un momento davvero speciale. Ho conosciuto la famiglia Bozza e ne ho potuto apprezzare lo spirito e l’intraprendenza. Il desiderio sempre vivo di investire nell’azienda non solo per sé stessi ma per promuovere il territorio a 360° in Italia e all’estero.

    Le degustazioni offerte sono state mirate, varie e ricche di curiosità. L’amore per l’arte e il vino si percepisce appena varcato il cancello di questa tenuta che, devo ammettere, ha qualcosa di magico. Ti cattura e ti porta nel suo mondo: un luogo che fa sognare e dal quale non si vorrebbe più uscire.

     

    Degustazione a cura di Elenia Stefani


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