Dieta a colori per vincere la stanchezza primaverile
Anche tu in primavera ti senti stanco e spossato? La mattina ti alzi dal letto e poco dopo avresti già voglia di ritornarci? Nel pomeriggio ti cala quel senso di debolezza e torpore che non sai come far passare?
La primavera è una stagione meravigliosa, in cui tutta la natura si risveglia, la luce aumenta, i colori si moltiplicano, ma il nostro corpo ha bisogno di tempo per abituarsi a questi cambiamenti. Anche il nostro organismo si “risveglia” dopo una fase di rallentamento invernale, o almeno così dovrebbe essere.
Nei primi mesi della primavera è abbastanza normale sentirsi stanchi, deboli, con poche forze, avere sonnolenza, qualche dolorino diffuso, sbalzi d’umore, pigrizia e mancanza di concentrazione. Tutto ciò accade perché il nostro organismo non ha il tempo di prepararsi gradualmente al cambiamento di clima, alle giornate con più luce, all’aumento delle temperature e pure all’ora legale.
Chi soffre di insonnia ne risente di più, chi ha allergie stagionali sarà più affaticato, se ci sono intolleranze o allergie alimentari anche queste tendono a farsi sentire maggiormente. Se poi c’è una condizione di stress generale, per problemi personali, impegni di lavoro o di studio, allora ecco che il nostro fisico è più debilitato e, in un quadro simile, la stanchezza primaverile non fa che aumentare.
Se ne parliamo con il nostro medico, ci potrà consigliare cure ricostituenti a base di vitamine e sali minerali o integratori di aminoacidi. Ma l’assist migliore arriva dalla tavola.
La dieta a colori è suggerita dagli esperti non tanto per sfruttare la cromoterapia degli alimenti, ma soprattutto per mettere nel piatto quante più vitamine e nutrienti possibili. Il segreto è: più il piatto è diversificato nei colori – di ortaggi e frutta in primis – e più le vitamine che apportiamo al nostro organismo saranno varie.
Non mangiare sempre le stesse cose, ma diversificare, privilegiando prodotti di stagione è la regola aurea da non dimenticare mai.
La stanchezza primaverile può derivare anche da delle carenze, per esempio di ferro, magnesio e potassio, vitamina D o vitamina B12, oppure da una situazione di ipotiroidismo o dalla pressione arteriosa. Possibili cause che vanno accertate tramite esami del sangue, in accordo con il proprio medico.
Spesso la stanchezza può , però, derivare da una alimentazione inadeguata, con un’insufficiente presenza nel nostro organismo di ATP (adenosina trifosfato). Quest’ultima svolge l’importante funzione di trasportare e immagazzinare, sotto forma di energia chimica, l’energia necessaria per i processi metabolici cellulari.
Indagare le cause della stanchezza ci aiuterà a capire come nutrirci meglio.
Gli esperti di nutrizione suggeriscono l’accorgimento della dieta a colori, partendo proprio da ortaggi e frutta, che devono essere sempre presenti nell’alimentazione giornaliera. L’indicazione è di consumare tre porzioni di verdura al giorno (circa 80-100 g a porzione per un adulto, intesa come verdura cruda) e due di frutta (una porzione equivale a un frutto grande come la mela o l’arancio o due piccoli come il mandarino o l’albicocca).
Bianco, giallo-arancio, rosso, verde e blu-viola sono i cinque colori che caratterizzano frutta e verdura, e che sono distinti proprio da quantità differenti di sostanze benefiche contenute.
Iniziamo, allora, dal bianco del riso e dello yogurt greco, poi ci sono tutti i meravigliosi colori di ortaggi e frutta, con un occhio di riguardo per i cavoli e le verdure a foglia verde con proprietà antitumorali, il grigio-marrone dei cereali integrali, l’azzurro del pesce azzurro ricco di proteine, omega 3 e vitamine A, D e gruppo B, il marrone del cioccolato fondente, il giallo-marrone-verde dei legumi e la trasparenza dell’acqua, fondamentale per il nostro organismo.
Gli alimenti di colore blu o violaceo sono più ricchi di antocianine e i carotenoidi, con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, che proteggono la vista e i capillari: frutti di bosco, more, carote viola, patate viola, melanzane e radicchio.
Frutta e verdura di colore giallo-arancio e rosso – come limoni, aranci e carote – sono più ricche di vitamina A e C, entrambe preziose per il nostro organismo.
Il bianco è tipico anche di aglio, cipolla, porri, cavolfiori, sedano finocchio, funghi, mele e pere: il composto fitochimico tipico degli alimenti di tale colore è la quercetina, antiossidante nemico dei tumori.
Gli ortaggi a foglia verde sono una grande fonte di acido folico (vitamina B9), ma anche di magnesio e vitamina K, preziosa per una corretta coagulazione del sangue. Non scordiamo i legumi, anche quelli preziosa fonte di vitamine del gruppo B.
Insomma, a tavola, in primavera e non solo, il colore non deve mancare e non può essere solo quello della vostra tovaglia floreale. 😉
Francesca Gardenato
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