Ogni tanto spunta fuori dal cassetto dei ricordi una vecchia ricetta dimenticata da chissà quanto tempo. Purtroppo, siamo sempre di corsa e non siamo più abituati a fermarci un attimo a pensare, tanto meno ci passa per la mente di riutilizzare gli avanzi di cucina. Spesso apriamo la pattumiera e li buttiamo. La civiltà contadina insegna però, che anche dagli avanzi si possono trarre dei piatti gustosi, evitando odiosi spechi.
La ricetta di oggi è, infatti, una tipica ricetta che riutilizza le rimanenze del giorno prima: ecco qui la Bertoldina bresciana. Leggenda vuole che il nome di questa preparazione derivi dal nome del contadino Bertoldo che la inventò, anche se più probabilmente è frutto dell’antica cultura rurale, quando mangiare tutti i giorni poteva essere un lusso e non sprecare era una necessità.
In ogni caso la Bertoldina è un buon modo per impiegare gli avanzi di cucina. In altre parti d’Italia questo piatto prende il nome di “frittata di pasta” noi continuiamo a chiamarla Bertoldina dato che ne esiste una variante senza l’uovo.
Pastasciutta avanzata (vanno bene anche gli spaghetti)
Farina bianca 1 cucchiaio circa
Burro o olio e.v.o.
Uovo (facoltativo)
Sale e pepe q.b.
Formaggio grattugiato
(L’uovo può essere sostituito da 2 o 3 cucchiai da tavola di latte).
In una ciotola versate la pasta avanzata (gli spaghetti vanno tagliuzzati), l’uovo (in alternativa 2 o 3 cucchiai da tavola di latte) e amalgamate il tutto. Aggiungete la farina e il formaggio grattugiato fino a raggiungere una consistenza cremosa. Scaldate olio o burro in un tegame, versate il composto ottenuto, copritelo e cuocetelo a fuoco medio.
Attendete che si formi una crosticina alla base e giratelo come una frittata per farlo dorare anche dall’altra parte.
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