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L’arcobaleno troneggia sopra il Pizzo Badile fra le nuvole che si stanno diradando, un temporale, con altra grandinata al seguito, si è appena portato via l’ennesima giornata di un luglio funesto per la viticoltura camuna. Questo inizio estate burrascoso avrà pure danneggiato i cari vigneti, ma non ha di sicuro leso la voglia di ritrovarsi e parlare di progetti futuri degli amici viticoltori che, proprio in questo scenario, si sono dati appuntamento a Capo di Ponte, culla della cultura camuna. Da pochissimi mesi si è costituita l’Associazione Amici del Vino Camuno, nata dalla volontà e dal desiderio di stare uniti e portare in alto, sopra ogni interesse personale, il nome della valle. In questo incontro nascono decine di proposte, molte fattibili, altre realizzabili con più esperienza e budget maggiori nelle casse, ma l’idea che mette tutti d’accordo è quella di poter organizzare un Salone dove poter presentare i propri prodotti all’universo HoReCa, ed è da qui che parte lo sviluppo del progetto.
Il Comune di Bienno, inserito tra i Borghi più belli d’Italia, è da sempre attento a tenere i riflettori accesi sulle proprie bellezze ed è un partner fondamentale per l’organizzazione di eventi come il nostro. Ci sono a disposizione una location straordinaria come il Palazzo Simoni Fè e un esperienza consolidata nella promozione e realizzazione di manifestazioni pubbliche.
Si parte da questa certezza e dalla solidità del gruppo delle 19 cantine che vuole fortemente la realizzazione di una vetrina specializzata. Così si inizia con le chiamate, le mail e gli infiniti messaggi. Come da idea iniziale, vogliamo una tavola rotonda partecipata da produttori e ristoratori, che abbia la presenza di riconosciuti professionisti del settore e a tal proposito riusciamo a reclutare Costanza Fregoni (giornalista, scrittrice, wine educator), Stefano Berzi (ristoratore, miglior Sommelier Ais Italia 2021), Enrico Teli (Sommelier Al Malò Rovato) ai quali si affiancano i “local” Fabio Scalvinoni (presidente Ass. Ristoratori Vallecamonica-Sebino) e Massimo Savoldelli (VinCenter distribuzione bevande).
Per chi organizza un evento e vuole che tutto vada per il meglio il tempo non è mai abbastanza, ed è così che l’estate passa più veloce del solito e l’autunno inizia con la velocità di una fuoriserie arrivando in un lampo a Lunedì 13 Novembre 2023, data in cui si è pensato di realizzare l’evento. Data che rimarrà una tappa importante e fondamentale per il consolidamento della nostra associazione.
Il Palazzo Simoni Fè è addobbato a festa, le sale affrescate fanno da splendida cornice alle zone degustazione pronte ad accogliere gli ospiti, mentre ulteriori opere d’arte – realizzate dal Borgo degli Artisti 2.0 – creano un ambiente unico e accogliente. Tutto è pronto, tutti si sono impegnati per invitare e per accogliere clienti, ristoratori, amici e appassionati e questo si nota sin da subito.
Alle 10:00 la sala conferenze, utilizzata per la nostra tavola rotonda, è gremita, qualcuno purtroppo deve rimanere fuori, un dispiacere ma anche un segnale di quanto davvero si è ben lavorato nei mesi precedenti. Le due ore di dibattito trascorrono velocissime, tanti i temi affrontati, tanta l’attenzione da parte di un pubblico rapito e partecipe alla discussione con molteplici interventi. Si è venuto a creare quel clima auspicato di sano confronto e scambio di opinioni, con estrema soddisfazione di tutti. Unico inconveniente è stato il tempo, mai abbastanza quando le cose si fanno interessanti.
Si arriva così ai banchi degustazione, momento fondamentale per farsi conoscere e conquistare il pubblico presente. Le cantine in “mostra” sono 19 per un totale di 80 vini offerti: divisi in metodo classico, bianchi e rossi. Ricordiamo che La Vallecamonica, con la sua estensione, è la vallata alpina più lunga. Offre un territorio variegato dove poter coltivare la vite, peculiarità questa, riscontrata dal progetto Val.So.Vi.Ca. , un’iniziativa che ha portato alla realizzazione di linee guida per la coltivazione ed a una zonazione viticola.
Tutta questa varietà pedoclimatica permette di avere vini differenti e coltivare diverse tipologie di vitigni, mettendo di certo leggermente in difficoltà il consumatore che non trova una standardizzazione del gusto. Una peculiarità che porta in dono una molteplicità al gusto olfattivo che difficilmente si può trovare in un’area con produzioni limitate come quella camuna. La forza del territorio è probabilmente questa, piccole particelle vitate con caratteristiche diverse, interpretate nella coltivazione e nella produzione del vino da cantine artigiane con il proprio stile e la propria idea. Magari lontano dall’idea del consumo di massa ma decisamente attuale se consideriamo che i consumatori si stanno sempre più formando e specializzando.
Gli assaggi di vino vengono intervallati da degustazioni di formaggi locali come il Silter Dop, altra eccellenza camuna, e salumi offerti con gran qualità da Camuna Fresco importante affinatore e distributore di queste specialità per il mondo HoReCa., infine, nel tardo pomeriggio la Pasticceria Quadretto di Bienno ha deliziato tutti con i suoi panettoni appena sfornati.
Con il passare del tempo nelle sale del palazzo si viene a creare quell’atmosfera sognata e tanto desiderata. Il pubblico passeggia, degusta, si sofferma a lungo sui prodotti, cerca di capire, si confronta con il produttore, interagisce con colleghi e conoscenti, si vengono a creare legami, contatti, amicizie. Questa è la “magia” del vino, quella soluzione idroalcolica che da migliaia di anni fa parte della nostra storia, quella bevanda che in tutte le importanti civiltà ha sempre giocato un ruolo da protagonista indiscusso sulle tavole, come se dentro di sé portasse qualcosa di veramente speciale.
Tra chiacchiere, degustazioni e gioia da parte di tutti gli intervenuti, la giornata è trascorsa in un soffio e ha lasciato dietro di sé segnali e sensazioni molto positive, come una ritrovata voglia, da parte dei viticoltori camuni, di lavorare insieme, rispettando le scelte di ognuno, ma lavorando per il territorio. È chiara la consapevolezza che i vini camuni non devono temere il confronto con altri territori, anche se è necessario migliorare sempre, si parte da una gran bella base. I ristoratori locali, da parte loro, credono sempre più nei prodotti della propria terra infine gli operatori che ci hanno “testato” per la prima volta, o che comunque ci conoscevano solo minimamente, sono rimasti piacevolmente sorpresi dalla qualità media dei prodotti.
Una manifestazione azzeccata, con i giusti spazi e le giuste tempistiche. Per le prossime edizioni c’è, come sempre, molto da migliorare ma partiamo dalla consapevolezza che questo format funziona.
Un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno aiutato, VinCenter “in primis” che ci ha messo a disposizione un team davvero rodato per realizzare un evento di questa portata. Il Comune di Bienno per il supporto totale e il suo Borgo degli Artisti 2.0 per le opere esposte a palazzo, Camuna Fresco Srl per lo strepitoso assaggio di prodotti tipici, Quadretto Bienno per la golosa merenda, l’Associazione Ristoratori Vallecamonica-Sebino per la collaborazione, gli amici Costaza, Stefano ed Enrico, per essersi messi a disposizione del territorio camuno, le preziose Michela, Virginia e Karen sempre sul pezzo ad aiutare tutti. Ringraziamo infine i numerosi ristoratori che sono venuti a trovarci: se questo Salone ha avuto successo è grazie alla loro presenza, grazie alla loro voglia di mettersi in auto in un giorno di riposo e alla loro voglia di scoprire e conoscere.
Ci si vede tutti insieme ai prossimi eventi dell’Associazione Amici del Vino Camuno.
Nicola Fanti
