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    Le nostre interviste: Latteria del Carmine di Brescia

    Latteria del Carmine - Brescia - Interno

     

    Qualità e genuinità dei prodotti, latte e formaggi innanzi tutto, ma anche salumi, sughi pronti e dolciumi: torna a rivivere l’antica Latteria del Carmine. Punto di riferimento sin dal 1957 di uno dei quartieri storici della città, è rinata grazie all’impegno di David Sebastian, imprenditore 36enne dell’Ecuador, che da 10 anni è attivo nel settore dei formaggi di nicchia, ed ha scelto Brescia come sede del primo punto vendita di “Kru Natural Cheese”. Si tratta di una realtà che lui stesso ha creato dieci anni fa, con lo scopo di realizzare una filiera del formaggio indipendente dagli starters industriali di caseificazione con l’obiettivo di raggiungere l’eccellenza.

    Abbiamo avuto il piacere di incontrare David, arrivato a Brescia un anno fa, dopo lunghe esperienze tra Ecuador e Francia, proprio per promuovere con entusiasmo la sua attività e far conoscere l’importanza del lavoro che, da anni, ha messo in campo grazie ad una continua analisi del latte crudo e alla creazione di fermenti madre su misura.

     

    Latteria del Carmine - Brescia - David Sebastian con Diego Serino



    Ciao David, come nasce “Kru Natural Cheese” e quali sono i principi a cui si ispira?
    Dopo anni di studio e di progettazione nel settore della stagionatura dei formaggi, oltre che di servizio tecnico a favore dei caseifici, ho pensato che era giunto il momento di aprire un punto vendita in cui valorizzare i formaggi nati da latte crudo e fermenti autoctoni, senza l’utilizzo di starters batterici commerciali, e che hanno nella genuinità il loro punto di forza. Una nuova cultura del latte che diffondiamo anche grazie al nostro laboratorio mobile con il quale siamo in grado di proporre ai caseifici una serie di servizi: dalla costituzione del fermento lattico aziendale alla gestione della qualità del latte e della cagliata, passando per l’assistenza tecnica per la produzione e la stagionatura.

    Che obiettivi ti proponi con l’apertura del primo punto vendita aperto al pubblico?
    Sicuramente quello di fare conoscere i nostri prodotti ed aiutare i clienti a comprendere la differenza che esiste tra formaggi lavorati in modo naturale rispetto a quelli che provengono dalle lavorazioni industriali, sia dal punto di vista del sapore sia da quella della genuinità e della salubrità.

    È questo il motivo che mi ha spinto ad affiancare ai formaggi altri prodotti di piccoli produttori che hanno il nostro punto di vista: salumi e conserve di anatra provengono da animali allevati allo stato brado con alimentazione naturale e/o autoprodotte, i vini da piccoli produttori locali che puntano alla qualità e non alla quantità, il cioccolato arriva direttamente dall’Ecuador e il foie gras dalla Francia.

    L’idea è quella di trasformare la Latteria del Carmine, in un luogo che non sia solo una semplice rivendita, ma un modo per promuovere la cultura del mangiare consapevole e della convivialità.
    Proprio così, è esattamente come stai dicendo. Per questo ho scelto di aprire in un quartiere importante come questo ed in un locale che, per 70 anni, è stato punto di riferimento per chi vive qui. Presto, qui nel mio negozio ci si potrà anche fermare ai tavolini per degustare i prodotti e trascorrere un momento di relax. Ovviamente proseguiamo il servizio di vendita al bancone e di consegna tramite l’app Gibo.

     

    Diego Serino


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